NOCI – È stata presentata venerdì sera nello stesso luogo dove avrà luogo la manifestazione, la sesta edizione della rievocazione storica del rito della trebbiatura. Quest’anno, per la seconda volta, la kermesse storico-agricola organizzata dall’associazione Terre delle Noci, si svolgerà a Masseria Vecchia Mastro Marco a circa 8km dal centro abitato sulla direttrice per Castellaneta nelle giornate del 23 e 24 luglio.
«Nell’ottica di far rimanere viva la tradizione, punto di riferimento rimane la trebbia e chi ci lavora (un gruppo di 10 persone nella rievocazione storica) in una struttura che si pone come punto di riferimento per l’appuntamento» dice Vanni Tria, presidente dell’associazione organizzatrice. Acclarato quindi che la manifestazione da itinerante si trasformerà in stanziale, il presidente ha continuato a presentare l’edizione 2016. «In entrambi i giorni nell’aula didattica vi sarà la proiezione in versione integrale del documentario realizzato da Palozzi e poi trasmesso su Rai3. All’esterno, dopo la rievocazione della trebbiatura, spazio alla “Compagnia Stabile” di Alberobello che intratterrà il pubblico attraverso canti popolari, mini spettacoli e recupero di antichi mestieri all’interno della masseria. Infine intrattenimento musicale col gruppo di musica folk Sciamaballà dalle ore 22». In più vi saranno espositori di prodotti tipici della zona e non si esclude un carretto trainato da cavalli per un “giro in carrozza”.
A fronte di 2€ per l’accesso, la nota polemica viene dall’ex presidente Franco Tinelli: «siamo stati lasciati completamente soli nell’organizzare questo avvenimento. Negli altri comuni le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni di categoria si fanno promotori di eventi di questo genere legati alla terra. Quel contributo non basta neanche per ripagare i costi. Dalle amministrazioni e dalle associazioni categoriali non abbiamo mai avuto nulla, ma chiediamo almeno un supporto di carattere morale». Supporto che invece non mancherà da parte della Chiesa Cattolica. Don Vanni D’Onghia infatti, come ogni anno, anche per questa edizione benedirà i covoni e seguirà il rito della rievocazione storica della trebbiatura. «Seguo l’associazione da sempre e ne sono divenuto ormai padre spirituale», scherza il canonico.
Infine, e quasi a sorpresa, interviene il presidente regionale AIA e Coldiretti Pietro Laterza: «Sono degli eventi importantissimi che servono alle nuove generazioni a capire un po’ realmente la storia della realtà produttiva agricola. Nella società della tecnologia non bisogna dimenticare la storia, plauso quindi a chi organizza manifestazioni di questo genere». Un richiamo è ai giovani: «i giovani si sono già ravvicinati al mondo agricolo e delle produzioni agricole, è ovvio che bisogna anche dargli una soddisfazione di carattere economica. L’invito è pertanto a prendere parte e a partecipare attivamente a questa manifestazione non solo per rispettare e non dimenticare le radici storiche di questo territorio, ma renderlo sempre più produttivo».
Non rimane altro che attendere le ore 18 di sabato 23 luglio quando le porte di Masseria Vecchia Mastro Marco si apriranno per dare avvio alla 6^ edizione di Covoni e Tradizioni.