NOCI – Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha alzato gli occhi e osservato il cielo notturno, rimanendo affascinati da quel mondo che ogni giorno si presenta sulle nostre teste e che ci pone tante domande. Purtroppo, oggi, quel cielo che ha per secoli affascinato i nostri antenati, sta man mano scomparendo dai nostri occhi, perché non più capaci di scorgere i suoi fasci più luminosi.
Ormai è un dato di fatto. L’80% della popolazione mondiale subisce un inquinamento luminoso, facendo diventare un ricordo la scia di stelle che compongono la Via Lattea. I cieli della nostra Italia subiscono ogni anno un bombardamento luminoso, permettendo solo a un italiano su cinque di poter ammirare il cielo stellato.
In particolare, la Puglia, con il suo territorio per la maggior parte pianeggiante, subisce, nell’area del Salento e della costa barese, un inquinamento maggiore rispetto alle zone interne della regione. Per regolamentare questo inquinamento che ogni anno spreca energia luminosa verso il cielo, la regione Puglia, nel lontano 2005 ha emanato la legge regionale n° 15 sulle “Misure urgenti per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico” dove sono espressi i parametri che, comuni e privati, devono rispettare per quanto riguarda l’illuminazione del suolo con specifiche di intensità e gradazione del fascio luminoso, oltre all’indicazione di specifiche aree protette dove tale inquinamento deve essere quasi inesistente.
Dalla mappa dell’inquinamento luminoso con dati relativi al 2016, il territorio nocese, rispetto agli altri comuni limitrofi, presenta zone in cui il cielo risulta meno inquinato e quindi più adatto a una giornata dedicata all’osservazione. Come è possibile vedere dalla mappa, la vicinanza con Putignano e Alberobello, fa sì che il cielo risulti meno scuro rispetto a tutta la zona che dal centro abitato porta alla frazione di Lamadacqua, dove in alcuni punti, il cielo risulta essere poco interessato dal fenomeno dell’inquinamento luminoso. Secondo questi dati, fra le zone con il cielo più scuro sicuramente ci sono zona Lago Milecchia, zona Masseria Gemmabella, zona Masseria Torre Abbondanza, Strada provinciale per Massafra e Stradone delle Partite.
Dato quindi il periodo, queste zone possono essere utilizzate per un’osservazione più approfondita della volta celeste, nella speranza che qualche stella possa essere avvistata. Da fine luglio, fino a metà agosto infatti è possibile osservare scie luminose in cielo, note con il nome di stelle cadenti, individuabili maggiormente a nord est, vale a dire nella costellazione di Perseo. Il picco massimo di attività sarà tra l’11 e il 12 agosto, dopo la mezzanotte, con circa 200 meteore l’ora. Quindi armatevi di pazienza, sdraio e buona compagnia, per poter esprimere quanti più desideri possibili e osservare quel cielo che ha fatto sognare i nostri antenati e che sicuramente farà sognare anche noi.