NOCI – Continuano i festeggiamenti in occasione del settimo centenario dall’ipotetica costruzione della Chiesa Madre di Noci. Grazie all’associazione Terre delle Noci, in collaborazione con la parrocchia Maria SS. della Natività, è stato possibile conoscere la nostra storia e quindi le nostre origini che, unitamente al buon cibo, formano un binomio perfetto tra cultura e gastronomia. Un tour presso le chiesette rurali sparse nel nostro territorio per «andare a riscoprire le tracce della fede dei nocesi», così come ha commentato Don Peppino, è l’obiettivo posto dall’associazione e che ha visto l’interessamento di circa ottanta persone, tra nocesi e forestieri provenienti da diversi paesi della nostra provincia, come Monopoli e Bari.
«Il nostro territorio presenta 32 chiesette rurali e cappelle, costruite tra il 1700 e il 1800, di cui l’80 percento sono in totale stato di abbandono» ha commentato il presidente uscente dell’associazione Terre delle Noci, Franco Tinelli. Già dal maggio dello scorso anno, l’associazione ha creato la prima mostra sulle chiesette rurali e sul loro stato di abbandono. Oggi, Terre delle Noci, con la prima edizione del tour, ha voluto portare i nocesi alla scoperta di tutto il patrimonio artistico, culturale e religioso che sta man mano scomparendo, perché non si fa niente per custodirlo. «A gennaio abbiamo presentato un esposto a livello regionale per salvaguardare le chiesette rurali che sono un patrimonio del nostro territorio.», continua Tinelli. «La regione Puglia stanzia finanziamenti per la rivalutazione di masserie, trulli, aie, corti e muretti a secco, senza che tra questi vengano incluse le chiesette. Noi vogliamo valorizzarle dal momento che sono sconosciute dalla maggior parte della popolazione».
Il tour, che ha visto molti consensi da parte dei cittadini che già richiedono di poterle rivisitare in una prossima edizione, ha visto la partecipazione di don Vanni D’Onghia, in veste di guida turistica tra le masserie. Dopo brevi cenni storici sulla Chiesa Madre di Noci, a bordo di due pullman, inizia il percorso alla scoperta delle chiesette rurali di Santa Maria del Soccorso (la più antica), dove è stato dedicato un minuto di silenzio alle vittime del terremoto del Centro Italia, Masseria “Le Lezzi”, Masseria “Don Martino”, Masseria “Morea” e Masseria “Mastro Marco”, dove è stato allestito un buffet di prodotti locali per tutti i partecipanti. Inoltre, ieri 28 agosto, si è svolto presso quattro masserie nocesi, un itinerario notturno turistico-gastronomico, “fra i gioielli della pietra e delizie del gusto”. Tante le iniziative che invogliano la gente alla scoperta del nostro territorio, con l’obiettivo di portare i più giovani, non presenti a queste manifestazioni, alla scoperta delle tradizioni dei loro padri.