NOCI – “Ci vuole passione” cantava Eros Ramazzotti. Ed è proprio questa passione a spingere la signora Maria D’onghia a esporre i suoi presepi all’interno della propria mostra “I presepi di Maria”, giunta alla sua seconda edizione. Una passione che nasce da quando si è bambini, quando proprio nel periodo di Natale si cerca di ricreare attraverso il presepe, non solo la natività, ma anche scene di vita quotidiana, usando la propria fantasia e immaginazione.
Nella sede di via Cappuccini sono esposti i 16 presepi realizzati quest’anno, di cui uno che ricopre un’intera stanza. Qui sono stati riprodotti oltre alle varie case, botteghe e locande, anche il santuario della Madonna della Croce di Noci, la passeggiata di Locorotondo e Cisternino e i Murazzi di Torino. Gli altri 15 presepi più piccoli, rappresentano paesaggi vicini e lontani, come cascine di campagna, gnostre e trulli ricreati con legno, terracotta, sughero e polistirene. Il tutto è stato costruito a mano e nei minimi dettagli dalla signora Maria, ad eccezione delle statue, alcune acquistate dai mastri presepisti di Napoli e altre ricordo della propria infanzia.
“Questa è la mia passione – ci ha raccontato – che mi ha fatto rimboccare le maniche da metà settembre fino al 6 dicembre, lavorando anche fino alle 5 del mattino. E il desiderio di creare presepi sempre più grandi, mi ha dato l’idea di poterli mostrare alla gente. Sicuramente l’anno prossimo ci sarà una terza edizione, perché le idee sono molte ma il tempo molto poco per realizzarle. Infatti proprio per mancanza di tempo ho dovuto rinunciare anche ad esporre i miei presepi all’interno di altre mostre presenti nel territorio.”
In abbinamento alla mostra c’è la possibilità di comprare i biglietti per la lotteria, che dà la possibilità di vincere tre dei presepi realizzati a mano dalla signora Maria, il cui ricavato verrà versato in beneficenza.
L’esposizione, presente anche all’interno del programma “Natale a Noci”, è aperta dal 6 dicembre 2015 al 2 febbraio 2016, dalle ore 17:30 alle ore 20:30 in via Cappuccini 14.
