A tavola con Francesca: le fave novelle
Francesca Guarini
Francesca Guarini

NOCI – Eccomi di nuovo qui a scrivere per tutti voi! Di cosa parliamo questa settimana? Ho pensato di continuare con la stagionalità degli alimenti di cui parliamo così da poterli cucinare e mangiare al pieno della loro bontà. In questo periodo c’è un legume molto gustoso e versatile che si può mangiare sia crudo che cotto, sono le Fave Novelle. Le fave sono i semi racchiusi nei baccelli della pianta Vicia Faba che appartiene alla famiglia delle Leguminose. Esistono due tipi di fave, quelle destinate a diventare foraggio per gli animali, come per esempio la vicia faba equina (la cosiddetta fava cavallina) e la vicia faba minor (favetta), e le fave destinate all’alimentazione umana come la vicia faba maior, la fava più conosciuta, dai baccelli grossi e lunghi con semi grandi e appiattiti.

Le fave vengono coltivate soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole, anche se non mancano piccolefave1 coltivazioni anche al centro Italia. Oltre all’Italia, grandi produttori di fave sono la Germania, la Cina e il Marocco. Le fave erano già note nel 3000 a.c. Presso i greci erano legate a varie superstizioni dovute alla consuetudine di usarle nei riti funebri come cibo per i defunti. Questo valore negativo e funesto le fave lo conservarono anche presso gli antichi Romani. Dopo la festa dedicata alla dea Flora, in cui le fave venivano gettate sulla folla come segno di buon augurio, il sacerdote di Giove non poteva toccarle e al Pontefice era addirittura vietato nominarle.

Le fave vengono raccolte in primavera, di solito tra aprile e maggio. Possono essere mangiate fresche oppure essiccate e sgusciate per essere consumate durante tutto l’anno, dopo una notte di ammollo come si fa per i ceci e i fagioli secchi. Le fave verdi sono dette anche “novelle” e si possono trovare in commercio anche surgelate. Le fave novelle hanno ottime proprietà nutrizionali. Sono fonte di proteine e amido e poveri di grassi. Contengono anche molte vitamine come la A, B, C, K, E, PP, e sali minerali tra cui il ferro (1,7 mg/100g.), oltre al potassio (200 mg/100g.), al calcio, fosforo, magnesio, selenio, rame e zinco. Per la loro ricchezza in acqua forniscono poche calorie, 41kcal ogni 100 g. di fave verdi, e molta fibra, ben 5 g., contenuta soprattutto nella loro buccia.

Nei soggetti affetti da favismo, le fave sono assolutamente vietate perché possono causare una sindrome emolitica acuta.

Fave fresche
  Per 100 g.
Acqua 83.9%
Proteine 5.2 g.
Lipidi 0.4 g.
Glucidi 4.5 g.
Fibra 5.0 g.
Kcal 41
Vitamine A, B, C, K, E, PP 
Sali minerali Potassio, ferro, calcio, fosforo

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Al momento dell’acquisto il baccello deve essere lucido, senza macchie e turgido, tanto da “schioccare” quando si spezza, segno della sua freschezza. Le fave si possono consumare crude, in insalate o insieme a formaggi come per esempio il pecorino, come vuole la tradizione romana, o insieme al salame o la pancetta. Con le fave si possono preparare anche ottime minestre. Le fave fresche possono restare in frigo per 2-3 giorni al massimo, meglio se ancora nel loro baccello.

La ricetta che vi suggerisco questa settimana da realizzare con le fave novelle sono

LE PENNETTE PRIMAVERA

Difficoltà: Facile

Preparazione: 25 min

Cottura: 20 min

Dosi per: 4 persone

Costo: Basso

INGREDIENTI

Pennette Rigate 350 g

Fave da sgranare 800 g

Zucchine piccole 300 g

Pomodori ramati 300 g

Cipolle rosse di Tropea 200 g

Carote 150 g

Prezzemolo q.b.

Olio extravergine d’oliva 20 g

Sale fino q.b.

Pepe nero q.b.

Per realizzare le pennette primavera iniziate dalla pulizia delle fave: sgranatele, poi eliminate la pellicina più esterna, raccogliete le fave in una ciotola e tenetele da parte, ne ricaverete circa 570 g. Ponete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portatela al bollore; quando bollirà salate: vi servirà per la cottura della pasta. Lavate, asciugate e tritate finemente il prezzemolo che servirà successivamente per aromatizzare la pasta. Mondate la cipolla rossa e affettatela finemente, in una padella scaldate l’olio di oliva , poi versate la cipolla affettata e lasciatela stufare a fuoco dolce per circa 5   minuti.

Nel frattempo pelate le carote e tagliatele a rondelle sottili quindi versatele nel tegame, bagnate con un mestolo di acqua di cottura della pasta e proseguite per altri 5 minuti la cottura delle verdure. Ora occupatevi delle zucchine: lavatele, spuntatele e tagliatele a rondelle, dopodiché lavate i pomodori, divideteli a metà e poi ritagliate ciascuna metà a fettine trasversali per ottenere dei cubetti. A questo punto versate nel tegame anche le rondelle di zucchine e i cubetti di pomodoro. Proseguite la cottura per circa 10-15 minuti. A metà cottura del condimento, buttate la pasta che dovrà cuocere per circa 9 minuti o il tempo indicato sulla confezione, tenendo conto che dovrete scolarla al dente.

Versate per ultime le fave, quindi regolate di sale e pepe e mescolate. Scolate la pasta al dente direttamente nel tegame con il sugo di verdure.

Bagnate con un mestolo di acqua di cottura la pasta e fatela saltare ancora per pochi istanti per legare al meglio tutti i sapori, poi spegnete il fuoco e profumate con il prezzemolo tritato. Le vostre pennette primavera sono pronte per essere gustate.

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CONSERVAZIONE

Conservate le pennette primavera per un giorno al massimo, in frigorifero chiuse in un contenitore ermetico. E ‘ possibile congelare a parte solo il sugo di verdure se avete usato ingredienti freschi.

CONSIGLIO

State già pensando ad altre varianti appetitose di questa ricetta primaverile? Provate con piselli freschi, asparagi o dolcissimi pomodorini datterino!

Spero vi sia piaciuto sia l’argomento che la ricetta, settimana prossima parleremo di… Sorpresa!

Un abbraccio, Francesca!

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