NOCI – I Carabinieri Forestali della Stazione Territoriale di Noci coordinati dal Mar Giovanni Posa hanno condotto una doppia indagine riguardante l’abusivismo edilizio in agro di Noci. Dalle risultanze investigative condotte su iniziativa degli stessi militari, impegnati nella salvaguardia del paesaggio del sud-est barese, sono emerse condotte che hanno portato alla denuncia di due soggetti nocesi ed al sequestro preventivo di manufatti abusivi.
In una prima iniziativa i carabinieri forestali della stazione territoriale locale hanno scoperto in località Rosaria, successiva a contrada San Giacomo sulla direttrice per Martina Franca, a qualche chilometro dal centro abitato, lavori su un fabbricato con tipologia a trulli iniziati senza che il committente avesse dato il preventivo preavviso scritto con progetto allegato alla Struttura Tecnica Provinciale di Bari (già Genio Civile). Dagli accertamenti eseguiti dai militari, infatti, è emerso che l’intervento edilizio che si stava realizzando a seguito del deposito di una S.C.I.A. – riguardante la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (leggera) ovvero di demolizione e ricostruzione con stessa superficie e volumetria, non erano conformi con quanto dichiarato. In questa occasione è stato deferito all’Autorità Giudiziaria barese il professionista nocese A.R., a carico del quale è stato ipotizzato il reato contravvenzionale previsto dal Testo Unico dell’edilizia per violazione delle norme ivi scolpite concernenti particolari prescrizioni antisismiche, ricadendo il Comune di Noci nella III^ classe di sismicità.
Diverso e apparentemente ben più grave sembrerebbe il caso registrato in località Pasquarosa, sulla direttrice per Massafra. In un fondo agricolo appartato distante dalla strada principale di collegamento i militari della stazione di Noci hanno accertato, l’8 febbraio scorso, che era in corso la realizzazione di opere edilizie consistenti in un fabbricato con tipologia a trulli a cinque coni di nuova costruzione della superficie complessiva lorda di metri quadrati 86 circa e della volumetria totale di metri cubi 390 circa nonché di una tettoia di nuova costruzione della superficie coperta di metri quadri 54 circa, realizzata con elementi strutturali portanti metallici ancorati a basamento in calcestruzzo, il tutto in assenza di qualsivoglia titolo abilitativo, in particolare del permesso di costruire e della preventiva comunicazione al Genio Civile. Tutte le opere sono state sottoposte a sequestro penale preventivo convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Bari, mentre l’imprenditore nocese P.C., è stato denunciato per violazione di norme concernenti la materia urbanistico-edilizia, della disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e a struttura metallica, e dei provvedimenti per la costruzione nelle zone sismiche ai sensi del vigente Testo Uncico per l’Edilizia.