NOCI – A seguito della sconfitta di giovedì 28 nella semifinale di Coppa Puglia, per gli undici di Mister Perillo non resta che convenire con De Coubertin che “L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene”. Eppure, proprio al cospetto di questa certezza, resta un po’ di amaro in bocca ai giocatori e ai tifosi nocesi: il temibile Audace Cerignola poteva essere battuto, se solo i biancoverdi non avessero perso tutte quelle occasioni sotto porta. Ipotesi che non muta il risultato, ma che infonde la sicurezza che il Real Noci avrebbe potuto meritare la finale. Eppure, inutile negarlo, l’avversario ha mostrato in campo tecnica, aggressività, esperienza: insomma tutto il necessario per aggiudicarsi il pass per la finale.
La partita, semifinale di ritorno di Coppa Puglia, si è disputata al De Luca Resta, in un pomeriggio dal sapore primaverile. L’andata si concluse 2 – 1 per il Cerignola, una sola rete di scarto. Fischio di inizio alle 14.30, ventidue uomini in campo per conquistare la finale. Sin dai primi minuti di gioco il Real Noci sembra determinato e costruisce le prime azioni che tuttavia non sbloccano il risultato: il colpo di testa di D’Onghia è alto sopra la traversa. Cross al centro su punizione, ancora colpo di testa per D’Onghia, ancora fuori misura. I biancoverdi ci sperano, sugli spalti i nocesi ci credono. Dall’altra parte una tifoseria abbastanza numerosa e “rumorosa”, che incita gli ospiti e che si scalda alla prima vera occasione degli ofantini quando il colpo di testa di un gialloblu si stampa sulla traversa. Sale la tensione e l’aggressività. Si registra un fallo sul biancoverde D’Onghia che si invola verso l’area di rigore, fermato dall’ultimo difensore del Cerignola: l’arbitro Alessandro Recchia (sezione di Brindisi) sfodera il cartellino giallo per Ciano mentre i tifosi nocesi richiedono a gran voce il rosso. E poi ancora altra occasione sfumata per D’Onghia: bravo Vurchio, portiere gialloblu, ad intercettare e fare sua la sfera. Anche il Cerignola perde un’opportunità con Morra, ma ben presto giunge per gli ospiti il gol del vantaggio: Russo, maglia numero 9, su distrazione difensiva del Real Noci sigla il gol dello 0 – 1 (cumulativo 1 – 3), sul quale termina il primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco la tensione sale e gli ospiti ben presto raddoppiano con il gol di Monopoli, su azione viziata da presunto fallo. I tifosi nocesi si scaldano. Verrebbe da citare il giornalista sportivo Franco Rossi quando scriveva “errare è umano, perseverare è da arbitri”. Ad ogni modo, gli undici di mister Perillo, assente per squalifica, continuano a giocarsela a testa alta e a crederci. Il risultato si smuove al 17’ quando su rigore il bomber Salvati sigla il gol dell’ 1 – 2 cogliendo Vurchio impreparato. Un tiro potente e deciso si infrange sulla traversa per il Cerignola, che si mostra aggressivo e al contempo pericoloso. Per doppia ammonizione, Ciano si aggiudica il cartellino rosso ed è espulso: l’Audace Cerignola resta in 10 uomini. Ma non riesce ad approfittarne il Real Noci, che scoperto concede a Morra il gol del 1 – 3. Tuttavia i biancoverdi continuano a macinare gioco: Vurchio impedisce il gol a Recchia ma permette al tiro di Alessio Mangini di trovare la rete del 2 – 3. Si entra ormai nei 4’ di recupero e gli ultimi assalti del Real Noci non smuovono il risultato. Vince 3 – 2 (cumulativo 5 – 3) l’Audace Cerignola nella semifinale di ritorno accedendo così al match finale che si terrà il 18 febbraio contro i fasanesi, che giovedì hanno battuto l’Avetrana.
Si conclude dunque con un’onorevole sconfitta l’avventura dei biancoverdi in Coppa Puglia, che si sono dovuti arrendere alle avanzate di una squadra di livello, sfoderando tuttavia una buona prestazione.