NOCI – E’ stato avviato ieri pomeriggio, mercoledì 1 marzo, il progetto “Di storia in storia… viaggio in Biblioteca”, predisposto dalle scuole dell’infanzia dell’Istituto comprensivo “S. M. Pascoli-1° Circolo” e dalla Biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli”.
L’attività destinata alle alunne e agli alunni di quattro e cinque anni dei plessi di scuola dell’infanzia “Guarella”, Lamadacqua”, “Seveso” e “Tinelli”, ha lo scopo educativo e formativo di far conoscere ai più piccoli lo spazio della biblioteca e stimolare in loro un atteggiamento di curiosità e di interesse verso il libro; ma anche di favorire la crescita affettiva-emotiva-cognitiva del bambino attraverso i libri e la lettura, promuovere il piacere della lettura fin dalla scuola dell’infanzia, educare al piacere della lettura “in famiglia” e sviluppare una corretta e consapevole educazione alla cittadinanza.
Il progetto, che si inserisce nell’ambito del percorso triennale “Cresco e divento cittadino consapevole”, coinvolgerà oltre 200 alunni suddivisi in undici gruppi di apprendimento. Ogni gruppo parteciperà a due incontri. Il primo denominato “Un viaggio in biblioteca”, prevede la visita del servizio bibliotecario alla scoperta di spazi, libri, arredi, funzionamento, storia… e la visione di filmati. Durante il successivo incontro, “La biblioteca… scrigno di emozioni”, i bambini faranno un viaggio alla scoperta di emozioni e affettività attraverso l’ascolto di storie e racconti adatti alla loro età. Ogni incontro sarà seguito, nella stessa biblioteca o in classe nei giorni successivi, da laboratori di disegno.
«È fondamentale porre in essere attività che educhino i bambini fin dalla tenera età ad avvicinarsi al libro e agli spazi della cultura – ha commentato l’Assessore alla Cultura e all’Offerta formativa, Lorita Tinelli – In questo la nostra Biblioteca comunale, con il Direttore Giuseppe Basile, è sempre in prima linea. Progettualità e dialogo sinergico con le scuole sono le componenti fondamentali di un lavoro che sta portando i suoi frutti. Ma anche i dirigenti e gli insegnanti vanno elogiati perché si dimostrano sempre estremamente ricettivi verso questo tipo di attività, aprendo così ai bambini la possibilità di vivere il processo di apprendimento in modo dinamico e costruttivo. Avanti così».