Secondo gli esperti, si può paragonare l’azione del COVID a quella di un sassolino lanciato in uno stagno: genera onde circolari concentriche che si allontanano sempre più dalla zona in cui è caduto il sassolino fino a scomparire, fermo restando che un nuovo sassolino, cioè un nuovo focolaio pandemico, farebbe ricominciare il tutto.
Dopo il comunicato stampa della Regione Puglia, da noi pubblicato ieri, proviamo a considerare quale potrà essere la realtà scolastica del prossimo futuro: non ci sarà più obbligo di mascherina (di fatto, i bambini al di sotto dei 5 anni non l’hanno mai portata), anche se, subito, si aggiunge che fino a dicembre 2022 potrebbero essere pubblicate nuove regole da seguire, in base all’andamento della pandemia. Si dice anche che, in situazioni di grande rischio, le mascherine saranno prontamente reintrodotte. Inoltre, i soggetti “fragili” indosseranno la mascherina FFP2 comunque ma, in realtà, non è ancora chiaro chi possa essere considerato “soggetto fragile”.
La DAD o DDI, che dir si voglia, è stata abolita ed il rischio di contagio per vicinanza ad un caso di positività verrà trattato con regole molto più “morbide”.
Il ricambio d’aria molto frequente resta fra le raccomandazioni principali. Nello specifico, un areatore costa fra i 3.000€ ed i 5.000€ e la scuola italiana non può affrontare l’enorme spesa stimata per dotare tutte le scuole di areatori in ogni ambiente di lavoro.
L’obiettivo è mantenere una temperatura media attraverso un ricambio d’aria frequentissimo che, quindi, sostituirebbe l’uso di areatori.
Intanto, una circolare del Miur ai Presidi, anticipa che tornano in cattedra anche i Proff. e tutto il personale scolastico NO VAX, insieme a coloro che erano stati destinati, finora, ad altri incarichi scolastici per allontanarli dal contatto più diretto con l’utenza che avrebbe comportato per loro un maggior rischio di contagio. Quel che è certo è che il virus resta e se i casi saranno in aumento, si ripristineranno regole come: il distanziamento, la mascherina, il gel disinfettante per le mani, l’isolamento fiduciario, ecc.
Resta, naturalmente, l’appello alle famiglie degli studenti italiani a vaccinare i propri figli quando pare che i docenti e gli altri lavoratori della scuola NO VAX siano solo ancora poche migliaia.
La variante Omicron 5 ha grande capacità replicativa e crea, a sua volta, varianti diverse. Inoltre, il meteo lo aiuta, ecco perché si temono molto i mesi di settembre ed ottobre 2022. È un continuo gioco di varianti e risposta immunitaria.
Intanto, la quarta dose di vaccino anti covid non sta attecchendo un granché presso la popolazione italiana, anzi, molti schivano i circuiti ufficiali per l’accertamento del contagio e circolano indisturbati. Questa volta, l’appello a vaccinarsi viaggia in parallelo con quello relativo alla vaccinazione antinfluenzale e, forse, è il doppio vaccino che un po’ spaventa.
Augurando un buon anno scolastico a tutti gli studenti nocesi di ogni ordine e grado e al personale delle scuole del nostro paese, incrociamo le dita perché tutto vada per il meglio.