NOCI – Camminare in un bosco autunnale è sempre un’esperienza magica ed empatica alla scoperta dei nostri migliori amici: gli alberi. Gli alberi, compagni discreti di tante nostre passeggiate, a volte li sfioriamo senza neppure vederli ma essi rappresentano il contatto diretto che instauriamo con la natura e con le sue forze cosmiche.
Probabilmente l’albero è un’icona vivente dell’uomo e simbolicamente è connesso a due regni: il cielo e la terra. La vitale “congiunzione” fra mondi opposti, quello luminoso della coscienza e l’altro oscuro dell’inconscio rappresenta un percorso di crescita ed evoluzione.
Dagli alberi riceviamo alimento, energia e protezione; in cambio chiedono un po’ di rispetto o un’espressione di gratitudine quando ne cogliamo una foglia, un fiore oppure un frutto.
Contrariamente a quanto si crede e, sebbene il nome del nostro paese richiami alla mente l’albero che dà come frutto la noce, nei boschi di Noci è facilissimo trovare il fragno. Spesso la corteccia del fragno è ricoperta di muschio ma soprattutto di licheni che formano delle macchie di colore biancastro. Questi licheni, sin dai tempi del nonno di Darwin, di Erasmo Darwin, sono stati segnalati come degli organismi che se l’atmosfera è inquinata scompaiono dalla superficie arborea. Possiamo assegnare, allora. Una importante funzione all’albero: quella di essere una sentinella ambientale ossia di comunicarci, in pratica, se l’atmosfera è buona o inquinata.
L’albero è sicuramente il miglior amico dell’uomo, ma non è detto che l’uomo sia a sua volta il miglior amico degli alberi. Basta osservare in quale stato versano le aree verdi presenti a Noci. Meno male che almeno una volta l’anno ci sono delle lodevoli iniziative di pubblica raccolta di rifiuti quale “Puliamo il Mondo” che si è appena conclusa.
Ma perchè gli alberi sono amici dell’uomo? Beh, lo sono intanto perchè producono dell’ossigeno, e un bosco è pertanto un polmone vegetale che produce ogni giorno dell’ossigeno per noi.
La foresta dell’Amazzonia, per esempio, è una grande foresta pluviale che rifornisce di un forte contingente di ossigeno l’intera biosfera e se noi la distruggiamo perdiamo un alleato fondamentale per la corretta economia della natura.
L’albero è insomma un grande alchimista, che trasforma l’acqua, risucchiata con le radici dal suolo, e l’anidride carbonica captata dall’atmosfera, in sostanza organica e per l’appunto in ossigeno.
Inoltre uno dei più importanti servizi che gli alberi fanno agli uomini è quello di impedire il dissesto idrogeologico.
Difatti le loro radici sono come delle mani che tengono ferma la terra e impediscono gli smottamenti e le frane.
DANIELA FUSILLO – Presidente Associazione MurgiAmbiente di Noci (Ba)