NOCI – Allenarsi per il futuro è un progetto volto a contrastare la disoccupazione giovanile, ideato da Bosch Italia (multinazionale tedesca, la maggiore produttrice mondiale di componenti per autovetture) in collaborazione con Randstand (multinazionale olandese che si occupa di ricerca, selezione e formazione di risorse umane) e altri enti ed istituti presenti nella nostra penisola.
Nel progetto sono coinvolte tutte le scuole di tutte le regioni italiane e tra queste fanno parte anche i due istituti superiori del nostro comune in cui, lo scorso 8 gennaio, si è svolta la prima tappa del 2018 dell’iniziarive. Il programma presentato agli alunni si pone l’obiettivo di consentire ai giovani di orientarsi al loro futuro, «offrendo loro opportunità di Alternanza Scuola-Lavoro attraverso la metafora dello sport: passione, impegno, responsabilità e soprattutto “allenamento” sono i principali valori trasmessi dai testimonial sportivi di fama internazionale che ci accompagnano in questa esperienza», come è possibile leggere nei comunicati ufficiali del progetto.
Infatti, protagonista degli incontri nel professionale Agostino Agherbino e nel liceo Leonardo Da Vinci è stata la fuoriclasse dello sport Daniela Masseroni, più volte oro nei Campionati mondiali di ginnastica ritmica e argento nella stessa categoria alle Olimpiadi di Atene del 2004. Attraverso il racconto della sua esperienza e utilizzando lo sport come metafora di vita, l’atleta ha argomentato sull’importanza di compiere scelte professionali corrispondenti alle proprie attitudini “allenando” il proprio talento per raggiungere l’obiettivo personale. Di grande valore è per lei il lavoro di squadra e il senso di responsabilità, suggerendo, inoltre, di considerare la sconfitta e il successo come risorse da utilizzare per rimotivarsi.
«Puntate sempre all’obiettivo, anche nei momenti in cui esso sembra offuscato» ha affermato Daniela Masseroni. «Interessatevi a tutto, imparate il più possibile, coltivate tanti interessi, imparate le lingue. Se si è preparati si può governare la complessità», ha invece, commentato l’ingegner Nicola Intini, manager Bosch e rappresentate del progetto nei due istituti, il quale ha presentato il proprio percorso di vita personale e professionale. Infine, la dottoressa Maria Lacasella, per la Randstad, ha illustrato le risorse di cui si può disporre per creare una connessione – “un match” – tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, tra bisogni della società e potenzialità dei giovani.
Curiosi, attenti ed interessati, i ragazzi di entrambi gli istituti, i quali hanno seguito le comunicazioni dei diversi relatori attraverso il percorso tracciato da tre concetti chiave: combattere la disoccupazione giovanile, valorizzare i talenti personali ed impegnarsi, impegnarsi ed ancora una volta impegnarsi.