NOCI – Sono stati notificati dalla Procura della Repubblica di Bari gli avvisi di garanzia agli ex assessori Antonio Locorotondo e Vittorio Lippolis a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza.
I due indagati, insieme ad altri esponenti di quella giunta comunale, dovrebbero rispondere di abuso d’ufficio (Art. 323 del Codice Penale) ed altri reati sulla base della firma della delibera n.121 del 2015 riguardante il calendario programma Eventi Natale a Noci del periodo novembre 2015 gennaio 2016 a svolgersi tra l’altro anche a cura della Work Media srl per aver sostenuto spese spropositate.
Una nuova tegola giudiziaria, per la coalizione che sostiene Piero Liuzzi. Infatti Antonio Locorotondo è attualmente candidato nella lista Idea Noci a sostegno di Piero Liuzzi e al fianco del presidente del consiglio comunale Stanislao Morea dell’amministrazione Nisi. Nell’aprile 2017 Antonio Locorotondo fu epurato dalla giunta Nisi che pure aveva sostenuto al tempo delle elezioni del 2013 e mantenuto dopo che il partito dell’Udc l’avesse scaricato per passare all’opposizione. Quindi Locorotondo si trova oggi candidato nelle fila di Piero Liuzzi dopo che per anni ha sostenuto la maggioranza di Nisi. Locorotondo all’epoca dei fatti non volle rilasciare dichiarazioni e si pensava che tutto fosse scivolato nel dimenticatoio. Ed invece le cose non stanno proprio così. Infatti la Procura gli ha ricordato di avere un conto in sospeso con la giustizia.
A Vittorio Lippolis, già arrestato per la presunta truffa di Sant’Anna ed imputato per gli articoli 110, 112 comma , 640 bis, 648 ter del codice penale, e art. 81 cpv (truffa, fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio) si aggiunge un nuovo capitolo giudiziario. Ricordiamo che Vittorio Lippolis, pur non essendo candidato alle amministrative di giugno, lo si vede sempre presente al fianco di Piero Liuzzi durante le manifestazioni e le cene della campagna elettorale da questi organizzati.
Oltre ad Antonio Locorotondo e a Vittorio Lippolis ci sarebbero altri nomi di politici locali iscritti nel registro degli indagati anche per ulteriori reati per cui non si escludono ulteriori sviluppi che potrebbero portare ad un vero e proprio terremoto giudiziario.
A seguito della pubblicazione dell’articolo Antonio Locorotondo tramite un post social ha preso posizione in merito alla vicenda. Si precisa che la “richiesta di proroga del termine delle indagini preliminari” così come lui stesso scrive, costituisce avviso di garanzia per l’indagato.
Riportiamo integralmente quanto scritto da Antonio Locorotondo il 30 maggio 2018:
Rispetto alle notizie pubblicate sul quotidiano on line “leggi Noci” relative al mio coinvolgimento in inchieste giudiziarie attinenti alla procedura di emissione di una determina di Giunta Comunale per gli “Eventi di Natale 2015 ” (nulla a che vedere con le “cifre spropositate” citate nello stesso articolo) tengo a chiarire innanzitutto di non aver mai ricevuto in vita mia alcun avviso di garanzia da parte di alcuna Procura Italiana.
L’unico atto giudiziario che mi è stato notificato oltre un anno e mezzo fa è stato precisamente, una “richiesta di proroga del termine delle indagini preliminari” emesso dalla Procura di Bari rispetto al quale, nonostante la legge mi offrisse la facoltà di farlo, ho deciso di non oppormi non avendo nulla da nascondere e non avendo nulla in contrario affinché la Procura ottenesse un ulteriore periodo di tempo per svolgere tutti gli accertamenti necessari.
Dalla ricezione di quell’atto sino ad oggi non ho avuto più alcuna notizia di quell’indagine, e ciò può significare solo due cose, ovvero che il procedimento sul mio conto si è concluso con un’archiviazione (della quale la legge non prevede che mi sia data notizia) oppure che la Procura non ha ancora deciso se ritenere la vicenda meritevole di un approfondimento processuale oppure no.
Di tutta questa storia, però, sono sotto gli occhi di tutti due circostanze: la prima è che tra tutti i soggetti destinatari di quella richiesta di proroga delle indagini, allora componenti della giunta comunale, io sono stato l’unico ad essere stato revocato dall’incarico ricoperto (di qui la rottura del mio rapporto di fiducia con il Sindaco Nisi).
La seconda, non meno importante, è che tale notizia, risalente ripeto ad oltre un anno e mezzo fa e che tuttora risulta priva di ulteriori sviluppi, continua ad essere ancora oggi utilizzata dai soliti noti per gettare discredito sul mio conto proprio pochi giorni prima della consultazione elettorale, come è ormai consuetudine dei politicanti di basso livello.
Tuttavia, tale macchina del fango mi fa riflettere su un dato per me molto importante, ovvero sul fatto che nonostante abbia ricoperto per diversi anni la carica di assessore ed abbia realizzato un’infinità di iniziative per il nostro paese, questi detrattori non sono stati in grado di mettere in piedi alcuna critica strettamente riferibile al mio operato che, del resto è sotto gli occhi di tutti i nocesi e sul quale mi sarebbe molto piaciuto potermi confrontare in maniera leale e trasparente.
Non vivo di politica e non faccio il politico per professione, ma ho sempre svolto il mio ruolo da Consigliere prima e da Assessore dopo nella massima trasparenza e con il massimo impegno mettendomi sempre a disposizione dei cittadini.
Ricordo a colui o coloro che hanno pubblicato l’articolo e soprattutto a chi ha “premuto” affinchè fosse pubblicato, che la divulgazione di notizie false costituisce reato di diffamazione per il quale depositerò apposita denuncia. Agli stessi dico anche che, ove mai abbiano appreso in maniera illecita notizie a me non ancora comunicate dagli organi giudiziari e riguardanti la mia posizione, la conseguente divulgazione costituisce parimenti reato.