NOCI – Si è conclusa lo scorso 1 luglio la seconda edizione della rassegna di eventi #Nocicreativa, portando all’attenzione come suo ultimo appuntamento un tema molto importante, vale a dire le donne e il loro operato in un mondo prevalentemente fatto su misura d’uomo. All’interno del Centro per la Legalità “Peppino Impastato”, sede di tutti gli eventi, si è parlato dell’Archivio di Genere, dedicato a Carla Lonzi e diventato una realtà a Bari grazie alla collaborazione dell’ex-Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Filologia Moderna, oggi in gran parte confluito nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, e il Centro di Documentazione e Cultura delle Donne (CDCD) di Bari. L’evento, presentato dal sindaco Domenico Nisi, il quale ne ha voluto sottolineare l’importanza come momento per seminare e divulgare, ha visto la partecipazione di Letizia Guglielmi, catalogatrice presso l’Archivio di Genere e graphic designer freelance e Angela Carbone, autrice del saggio “Ree e pentite: l’istituzionalizzazione femminile dalla redenzione alla correzione (Puglia, secc. XVI-XIX)” e docente all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
L’Archivio di Genere, come spiega Letizia Guglielmi, vuole essere un’agorà, per creare «una memoria culturale condivisa per favorire e stimolare la ricerca, lo studio, l’interazione di esperienze innovative, nonché lo scambio generazionale di ciò che oggi chiamiamo cultura di genere». Infatti l’Archivio è multilingue, transdisciplinare e transmediale. Ad oggi raccoglie titoli tra cui movimenti femministi, narrativa femminile, Post – Colonial, Cultural e Gender Studies unitamente a fotografie, saggi e articoli, formando un database di materiale grafico, audio e video. In collegamento all’Archivio e anche per far conoscere il ruolo della figura femminile, la docente dell’Università di Bari Angela Carbone pubblica nel 2016 un libro dove si parla di donne in tutte le loro forme, dando una fotografia dell’evoluzione di questa figura attraverso tre secoli di storia dal 1500 al 1800.
In occasione del settantesimo anniversario del diritto di voto delle donne, è importate far conoscere il ruolo di una figura ancora oggi marginale all’intero della nostra società, la quale nonostante voglia essere sempre più aperta per riconoscere sempre più diritti verso tutti, rimane poi chiusa nell’ignoranza e la non conoscenza che tutti possiamo dare qualcosa, indipendentemente, appunto, dal tipo di genere.