I fratelli Alfonso ed Enzo (detto Roberto) Pisicchio sono finiti ieri sera, 10 aprile 2024, agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari coadiuvata dal Sott. Proc. dott. Claudio Pinto che riguarda l’accusa di corruzione in relazione a tre appalti truccati. I reati contestati all’ex assessore regionale della Giunta Emiliano, Alfonso, insieme ad altre sei persone sono: corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità materiale, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Il Gip Ilaria Casu ha motivato l’attualità della custodia cautelare sottolineando il pericolo di reiterazione del reato da parte dei due indagati, vista la loro ampia capacità di sfruttare relazioni per influenzare l’attività amministrativa a proprio vantaggio. Alfonso Pisicchio, nonostante non ricopra più il ruolo di assessore regionale, è ancora attivo politicamente e ricopre ruoli di coordinatore in associazioni politico-culturali, come Iniziativa Democratica e Senso Civico (liste civiche di centrosinistra che alle ultime elezioni hanno Michele Emiliano in Regione ed Antonio Decaro al Comune di Bari). Segnala il Gip la recente partecipazione come Commissario Straordinario di Pisicchio all’interno dell’ente regionale Arti e la possibilità di condizionare l’agire della pubblica amministrazione.
Le indagini hanno evidenziato il legame dei Pisicchio con enti pubblici e imprese di rilevanza nazionale, tra cui la Leonardo, dove Enzo lavora come dirigente. Il Gip ha ritenuto altresì che c’è un pericolo concreto di reiterazione del reato da parte dei due fratelli, considerando le relazioni consolidate nel tempo e la capacità di influenzare le dinamiche amministrative a proprio vantaggio.
Alfonso e Enzo Pisicchio sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa degli sviluppi dell’inchiesta che ha evidenziato la complessità delle loro attività e il possibile coinvolgimento su ulteriori inchieste parallele, come quella in riferimento all’appalto indetto dal Comune di Bari per l’affidamento delle attività di supporto alla gestione e riscossione dei tributi locali o come un’altra dagli Irccs Saverio de Bellis di Castellana Grotte e Giovanni Paolo II di Bari per l’affidamento dei servizi di prenotazione telefonica, cup e ticket.
Immediate le reazioni politiche, come quella del vicepresidente della Commissione Nazionale Antimafia, l’on. Mauro D’Attis di Forza Italia: “Oggi pomeriggio Michele Emiliano ha commissariato Alfonso Pisicchio, che guidava l’Arti. Dopo poche ore, Pisicchio viene arrestato per corruzione. A pensar male si fa peccato, ma è evidente che Emiliano sapesse ciò che stava per accadere. Ergo, qualcuno lo ha avvisato. E questa è una cosa gravissima”.