NOCI – È una notizia di quelle scritte in stampatello in prima pagina: da giugno 2018 esisterà per gli automobilisti una carta unica capace di unificare il certificato di proprietà del veicolo e il libretto di circolazione dello stesso.
Prevista da tempo all’interno della riforma della Pubblica Amministrazione e fortemente voluta da Riccardo Nencini, vice ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, la novità si dice portatrice di un cambiamento rilevante. Il nuovo documento vedrá confluire in un’unica agenzia di rilascio sia l’operato del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’Aci, sia il lavoro della Motorizzazione civile.
Ma c’è di più. Il rumore del decreto è nato negli scorsi giorni a causa delle intenzioni su cui sperava di fondarsi. Una carta unica infatti avrebbe portato, per i cittadini, un risparmio di 39euro sull’immatricolazione o sul passaggio di proprietà data la riduzione da quattro a due delle marche da bollo.
Purtroppo il Governo, alle prese con l’attuazione della normativa, non ha dato un verdetto positivo sul taglio dei costi che è stato rinviato a un ulteriore decreto. Il ministro dell’Economia ha fatto i suoi calcoli e ha compreso che questo condurebbe a circa 100 milioni di euro l’anno in meno nelle casse dello Stato. Di fatto dunque cambia poco: il taschino dei documenti si svuota ma il portafoglio non si alleggerisce.