NOCI – In occasione della seconda Giornata Mondiale dell’Udito dello scorso 3 marzo, l’Associazione Professionisti di Noci, in collaborazione con la CAM (Centro Acustico Meridionale), ha organizzato un convegno improntato sull’importanza degli screening, delle diagnosi e soprattutto della prevenzione dei disturbi uditivi nel bambino e nell’adulto, dal titolo “Ascoltiamoci!”.
All’interno della splendida cornice del Chiostro delle Clarisse, tre relatori esperti hanno affrontato le diverse sfaccettature della tematica, moderati dalla dott.ssa Annamaria Quarato, audiometrista ed audioprotesista nocese presso l’azienda CAM di Martina Franca, la quale ha esposto preoccupanti dati statistici riguardo la sordità mondiale e italiana, ed ha precisato l’obiettivo primario della serata, ossia «valorizzare l’udito e la sua importanza nella vita quotidiana attraverso una corretta prevenzione».
«Sono orgoglioso di essere qui stasera per portare un contributo scientifico ai miei concittadini e perché è importante parlare di prevenzione, poiché abbiamo una popolazione sempre più anziana, colpita da un calo fisiologico dell’udito; anche i giovani sono interessati da questa problematica ed è diventato un costo sociale» ha esordito il dott. Domenico Leone, otorinolaringoiatra presso il Presidio Ospedaliero Valle D’Itria di Martina Franca, che ha spiegato l’anatomo-fisiologia dell’orecchio, le patologie più comuni che lo colpiscono e le modalità di prevenzione uditiva nell’adulto.
A spiegare la prevenzione uditiva nel bambino, invece, è stata la dott.ssa Tiziana Martucci, pediatra presso il Presidio Ospedaliero Valle D’Itria di Martina Franca, la quale si è soffermata sull’ipoacusia infantile e sull’importanza dello screening uditivo neonatale essenziale per una precoce diagnosi.
Infine, la dott.ssa Manuela Benedetto, psicologa e psicoterapeuta, si è soffermata sull’impatto emotivo, cognitivo e sociale che un’ipoacusia può avere sul bambino, analizzando anche il processo di accettazione da parte dei genitori di bambini affetti da questa problematica e gli effetti psicologici che la sordità in età avanzata può avere sull’individuo.
Il suo intervento è stato arricchito da un’esperienza musicale offerta dall’ensemble dei ragazzi della Banda Cittadina “S. Cecilia-G. Sgobba”, nelle persone di Francesco Delfine, Rocco Dongiovanni, Francesco Basile, Claudio Pietusco, Marco Roberto, Rossana Quarato, Rocco Fauzzi e Francesco Roberto, diretti da Giacomo Lasaracina, i quali hanno eseguito due brani che, nel numeroso pubblico disposto ad occhi chiusi per concentrarsi sui suoni, hanno suscitato emozioni contrastanti come irrequietezza e tranquillità, al fine di facilitare la percezione delle emozioni con la musica.
A conclusione della serata, dopo che i presenti hanno espresso le sensazioni percepite nel corso di questa particolare esperienza, i giovani musicisti hanno salutato gli ospiti e il pubblico presente sulle note della celebre canzone Grande amore del gruppo musicale Il Volo.