NOCI – Le temperature nel nostro territorio andranno man mano aumentando con l’avanzare della primavera. E sono sempre di più i nocesi che vogliono mantenersi in forma sfruttando l’occasione per fare una bella corsetta, o che semplicemente vogliono fare una passeggiata anche in compagnia del loro amico a quattro zampe. Oltre ai vari insetti che si risvegliano con l’arrivo della primavera, ce n’è uno a cui bisogna prestare particolare attenzione, perché può essere molto dannoso sia per l’uomo, sia per gli animali, sia per le piante. Stiamo parlando della processionaria, già avvistata in molte zone della Puglia e che anche nel nostro comune non poteva di certo far mancare la sua presenza. Sul sito processionaria.it si possono capire i rischi e i pericoli che questo insetto può provocare all’uomo e agli animali.
COS’È. La processionaria è un insetto presente nelle regioni temperate dell’Europa meridionale, del vicino Oriente e dell’Africa settentrionale e che deve il suo nome alla sua abitudine di muoversi in fila, una dietro l’altra, formando una specie di processione.
COM’È FATTA. La processionaria, come nella maggior parte degli insetti, la si può trovare nello stadio di uovo, larva e falena a seconda della stagione. La forma più pericolosa dell’insetto è nello stadio di larva. Qui si presenta come un bruco che cammina in fila indiana, sugli alberi, sui marciapiedi o sull’asfalto.
QUANDO TROVARLA. Nei mesi di agosto e settembre depone le uova che si schiuderanno dopo circa 4 settimane, lasciando il posto alle larve che dureranno fino ai mesi primaverili di aprile e maggio per poi creare il loro bozzolo, diventando delle crisalidi. Avvenuta la metamorfosi, la processionaria esce dal bozzolo nel mese di luglio e agosto, diventando così falena. E da qui il ciclo ricomincia.
DOVE TROVARLA. La pianta preferita dalla processionaria è il pino, ma è possibile trovarla anche sui larici, sui cedri e anche sulle querce. A Noci è possibile che si annidi nella Villa Comunale, nell’ospedale, in Via Scotellaro (nei pressi dell’asilo), nella zona nei pressi della statua di Padre Pio (come Via Giuseppe di Vittorio, Via Tommaso Fiore e Via Giustino Fortunato) e in tutte quelle aree in cui è presente un pino, o uno degli altri arbusti citati prima. Questo non vuol dire che tutte queste zone presentano la processionaria, ma sono esposte maggiormente al rischio che sui rami degli alberi siano presenti uova e larve.
QUALI DANNI PROVOCA ALL’UOMO… La processionaria non risparmia nessuno. È infatti un parassita per le piante su cui vive, ma sono l’uomo e gli animali i soggetti più a rischio. Come è stato già detto, la processionaria provoca danni nella sua fase di larva, e molto pericolosi sono i peli presenti sul loro corpo che possono staccarsi molto facilmente, sia se vengono toccati o sotto l’azione del vento. I peli provocano una reazione urticante causando: eruzioni cutanee con forti pruriti se a contatto con la pelle, congiuntivite se a contatto con gli occhi, irritano le vie respiratorie se vengono inalati e provocano un’infiammazione della mucosa di bocca e intestino se vengono ingeriti.
…E AGLI ANIMALI. Sugli animali, una particolare attenzione va posta su cani e cavalli che brulicando l’erba hanno più possibilità di ingerire i peli della concessionaria. Può provocare intensa salivazione, un’infiammazione acuta, un ingrossamento patologico, perdita di vivacità, febbre, rifiuto del cibo e altri sintomi, specie se in contatto con la lingua dove si può arrivare a perderne alcune porzioni.
Quindi se dovesse essere avvistata e riconosciuta, allertando le autorità competenti, si provvederebbe a una disinfestazione della zona per la messa in sicurezza di tutti coloro che decidono di sfruttare queste calde giornate primaverili per fare una passeggiata senza incorrere in particolari pericoli.