NOCI – I social network relativi alle questioni locali in settimana si sono scatenati principalmente su tre argomenti che hanno catturato l’attenzione dei nocesi.
Innanzitutto nell’approssimarsi delle date di quelle che erano le giornate dedicate ai preparativi, la vicenda Bacco non ha goduto del meritato silenzio. Si è aggiunta la notizia che il raduno del cavallo murgese che da anni si svolgeva al campo boario quest’anno non ci sarà: ne è scaturita la solita querelle con fazioni politiche opposte che si rimpallano le responsabilità. E’ colpa tua, no è colpa tua: alla fine sarà colpa del Cavallo! Infine ha destato commenti contrastanti la visione di un video che ritraeva un branco di lupi in zona Madonna della Scala: mi sono meravigliato dello stupore che ha destato la notizia; è notorio che nel nostro territorio, che tra l’altro è anche il loro, vi siano esemplari di Lupo auctoctoni. Anche in questo caso opposte fazioni: da una parte quanti hanno parlato di patrimonio da salvaguardare, dall’altra quanti, prevalentemente allevatori ed agricoltori, si lamentano di queste presenze che costituiscono una vera e propria minaccia per il bestiame ed a volte anche per l’uomo.
Come sempre in tutte le questioni contrapposte bisognerebbe cercare l’equilibrio tra i differenti punti di vista. Memore dei miei studi classici mi è venuto in mente Esopo (sesto secolo a.c.) le cui favole hanno attraversato i secoli per giungere ai giorni nostri più attuali che mai, basti ricordare “la volpe e l’uva” giusto per citare la più conosciuta e diffusa. Senza pretese letterarie ma grazie alla fantasia che non mi manca ho voluto accostare i tre argomenti in una favola: “ nella ridente, laboriosa, dinamica e progredita Nocicity non si era ancora placato il clamore del Baccocivediamounaltravolta che la stalla si è spalancata ed i meravigliosi murgesi sono scappati al cospetto di un branco di lupi che li minacciava. Bacco, sentitosi abbandonato, ha colto la palla al balzo ed approfittando della identica sorte è montato sui murgesi per riparare in altre ridenti, laboriose, dinamiche e progredite city. Il tutto sotto stretta osservazione del branco di lupi di ogni colore che assistevano quasi compiaciuti all’evento”.
A questo punto invito il lettore ad immedesimarsi nella favola e dare un volto umano al branco di lupi in modo da rendersi conto che il branco di lupi non è quello avvistato alla Madonna della Scala.