NOCI – “Chiusa “madre Teresa di Calcutta””: è questo il titolo con cui un settimanale locale ha dato la notizia che il Comune di Noci aveva revocato l’autorizzazione ad una casa di riposo. Al primo impatto la notizia mi ha incuriosito, non tanto per la chiusura della casa di risposo che, prima o poi sarebbe arrivata, quanto per l’equivoco che crea il titolo. Madre Teresa di Calcutta, una donna esile ma immensa nella sua bontà e saggezza, non a caso proclamata Santa nel 2016, che viene chiusa. Dove? Perché? Se è venuta a mancare nel 1997.
Poi leggi il contenuto dell’articolo e tutto diventa più chiaro. Il Comune già da tempo, a seguito di continue segnalazione da parte dei cittadini, aveva acceso i riflettori sulla casa di riposo e così nel corso del tempo si sono uniti gli ispettori della ASL ed il comando Carabinieri per la tutela della salute che hanno rilevato infrazioni di ogni genere: a partire dalle carenze strutturali e funzionali per proseguire con carenze igienico-sanitarie a quanto pare la struttura era del tutto non idonea ad ospitare anziani, di cui alcuni anche non autosufficienti.
Qualche considerazione è d’obbligo. Se risulta assolutamente censurabile l’atteggiamento di coloro che hanno gestito tale struttura con la velleità di denominarla “madre Teresa di Calcutta” di cui evidentemente non conoscevano le gesta e che sicuramente si sarebbe rivoltata nella tomba, non da meno sono i parenti degli anziani ospiti della struttura. Stando a ciò che si legge sulla stampa, una persona media facilmente si sarebbe accorta delle lacune della struttura sia funzionali che igieniche. Ma dobbiamo dirla tutta: molto spesso tali strutture diventano un parcheggio delle persone anziane che fino a quando hanno fatto comodo li si è accuditi ma poi quando hanno raggiunto un età adulta sono diventati un peso di cui liberarsi.
Ma stiamo parlando di esseri umani e non di oggetti inanimati: ricordiamoci che la vita è una ruota che gira per tutti e quelli che oggi maltrattano gli anziani (ed i bambini, per rifarmi al titolo) domani saranno maltrattati. Col prolungarsi dell’età media e la crisi delle nascite la popolazione invecchia sempre di più per cui necessita una politica sociale attenta a questa tematica. Sempre più ricorrenti sono le notizie relative al maltrattamento di anziani e bambini, categorie deboli. Questo è sbagliato: ricordiamoci che non c’è presente senza passato.