Biblioteca comunale: 10 anni di direzione di Giuseppe Basile

NOCI – Tempo di bilanci per la biblioteca Comunale di Noci. E non solo. Il 2017 rappresenta il raggiungimento di un traguardo molto importante. La biblioteca di Noci, intestata a don Anastasio Amatulli, festeggia i suoi primi 50 anni. Inoltre, Giuseppe Basile ricorda i suoi primi 10 anni di servizio come direttore. Ed è proprio a lui che abbiamo rivolto alcune domande per conoscere a fondo l’importante ruolo e le innumerevoli risorse della nostra biblioteca.

 Quest’anno festeggia i 10 anni di direzione della biblioteca. Si sente soddisfatto del lavoro svolto?

Da metà maggio 2007 ho di fatto preso il posto del mio predecessore Vito Liuzzi andato in pensione il 1° agosto successivo dopo una vita dedicata con passione al lavoro bibliotecario.  La qualifica di Direttore di Biblioteca mi è stata attribuita, in seguito a concorso interno per titoli ed esami, dal 9 maggio 2008.

Sono stati dieci anni intensi durante i quali la Biblioteca, reduce dal trasloco dalla sede storica di via Porta Putignano alla sede attuale, è cresciuta in patrimonio (da circa 30.500 a oltre 44.500 volumi), in servizi e in ambienti.  Tra il 2011 e il 2012 è stata interessata da lavori di ristrutturazione che ne hanno comportato anche la chiusura al pubblico per oltre un anno.

Fin dall’assunzione in servizio avvenuta il 1° dicembre 1984, mi sono impegnato per cercare di offrire, sotto la guida dell’ex direttore e nei limiti delle disponibilità, un libero accesso a ogni tipo di conoscenza e informazione. 

Forse il bibliotecario non è il mestiere più bello del mondo come entusiasticamente asserito dall’autorevole collega Maria Stella Rasetti, direttrice della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, né un mestiere da cui trarre vantaggi economici, ma è certamente un lavoro che, se affrontato con professionalità e passione, è stimolante, intenso e gratificante.

Ho sempre cercato di essere al servizio dei fruitori della biblioteca, anteponendo l’interesse generale a quello particolare. Mi ritengo abbastanza soddisfatto del lavoro svolto e fortunato per aver avuto la possibilità di farlo a beneficio della mia comunità. Certamente si può fare di più e meglio: in ogni caso non spetta a me il giudizio.

 

Come valuta il bilancio 2016 rispetto a quello degli altri anni?

Il 2016 è stato sicuramente un anno positivo. Abbiamo avuto un numero di presenze che non si registrava da circa tre lustri, da anni in cui internet e i documenti reperibili in rete non avevano le vaste dimensioni di oggi.

Lo scorso anno la biblioteca è stata aperta per 252 giorni contando 6.573 consultazioni in sede, 715 accessi alla sezione mediateca e 3.324 prestiti a domicilio. Le presenze complessive, pertanto, sono state 10.612, con una media giornaliera di 41 circa e con un incremento del 22% sul 2015.

Il servizio del prestito dei libri a domicilio è stato utilizzato da 649 persone diverse, 264 maschi e 385 donne, con un’età media di 24,3 anni. L’utente più anziano aveva 81 anni; i due più giovani 3 anni!

Gran parte degli utenti del prestito era costituita da studenti (66,7 %), il resto da lavoratori dipendenti (9,9 %), lavoratori autonomi (7,6 %); disoccupati (3,5 %) e altri (casalinghe, pensionati, etc. 12,3 %). 44 i residenti in altri 23 Comuni.

Dei 3.324 documenti prestati ben 1.174 sono stati di letteratura (saggi, romanzi, poesie…); 1.269 i testi della sezione ragazzi e 242 quelli di argomento locale o regionale.

Presso la Biblioteca è attivo anche il servizio di prestito interbibliotecario e di document delivery (fornitura di documenti) sia in entrata sia in uscita: i documenti richiesti per conto di utenti locali ad altre biblioteche sono stati 42; mentre 35 sono state le richieste pervenute e soddisfatte per utenti di altre biblioteche.

I numeri, per quanto importanti, non riescono tuttavia a rappresentare appieno l’utilità, la qualità e l’efficienza del servizio bibliotecario.

Dai dati raccolti non emergono inoltre la qualità e la quantità del servizio reso attraverso il telefono, la posta elettronica e la pagina facebook https://www.facebook.com/BibliotecaNoci, che conta oltre 1800 “Mi piace”.

 

Si ritiene soddisfatto dell’approccio che i nocesi hanno nei confronti della lettura e della cultura in generale?

Noci ha la fortuna di avere un servizio bibliotecario – le cui funzioni educative e sociali sono sancite anche nello Statuto del Comune di Noci – e una realtà associativa abbastanza vivace anche se piuttosto frammentata e poco incline alla collaborazione. Aggiungo anche la presenza di molte testate giornalistiche.

Smentendo in parte le lamentele provenienti soprattutto da frequentatori della rete, penso che Noci offra abbastanza sotto il profilo culturale. Il problema è che l’offerta non è sfruttata e apprezzata adeguatamente. Diciamoci la verità: manifestazioni culturali, presentazioni di libri, dibattiti e approfondimenti sulla storia locale, opportunità di comunicazione e informazione,… registrano spesso la presenza dei soliti quattro gatti. Quanti di coloro che parlano di deserto, di mancanza di dinamismo culturale partecipano alle attività egregiamente organizzate, oltre che dal Comune, da alcuni istituti scolastici e da tante realtà associative?

Come ho avuto modo di dire in altre occasione, l’ISTAT ha stimato che nel 2015 solo il 42% delle persone di 6 anni e più (circa 24 milioni) abbia letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti alla rilevazione per motivi non strettamente scolastici o professionali. Nella classifica delle regioni in base alla percentuale dei non lettori in Italia la Puglia occupa un disonorevole secondo posto con il 70,2% di non lettori, preceduta dalla Campania (71,0%) e seguita dalla Calabria (69,3%).

Temo che Noci non faccia eccezione.

Ritengo che la lettura purtroppo non sia percepita come uno strumento imprescindibile, indispensabile per completare ciascun essere umano e per metterlo nelle condizioni di esercitare con consapevolezza, competenza, pari opportunità tutti i diritti di cittadinanza nella comunità globalizzata.

Stando così le cose è necessario un maggiore sforzo collettivo per avvicinare tutti alla lettura e alla cultura.

 

Fra le attività dello scorso anno c’è qualcuna che l’ha particolarmente colpito?

Più che di un’attività sono particolarmente fiero di una realizzazione che ha in seguito agevolato una serie di attività. Mi riferisco alla creazione della sala dedicata a bambini e ragazzi, inaugurata il 13 febbraio. L’obiettivo è stato raggiunto esclusivamente grazie alla generosità e alla sensibilità dell’azienda locale Sereco s.r.l. della famiglia Ritella, convinta che i libri e i centri di documentazione e informazione, come le biblioteche, rappresentano sempre di più risorse indispensabili, fondamentali e insostituibili per l’educazione, la crescita e la formazione dei cittadini del futuro.

Hanno contribuito al raggiungimento dell’importante servizio il qualificato, proficuo e volontario contributo professionale dell’architetto Maria Romana Basile dello studio associato Progetto 901, dell’illustratrice e art counselor Adriana Iannucci, e delle aziende Eco Rivest, Negro Elettronica e Nuova Stampolampo.

Anche durante il 2016 la Biblioteca ha collaborato con associazioni, scuole e studiosi locali per la realizzazione d’iniziative varie e ha portato a compimento la 13. edizione del “Premio Noci per la storia locale”.

Tra le collaborazioni segnalo il ciclo di conversazioni storiche “Settembre in Santa Chiara”, l’adesione alla rassegna “Didiario – Suggeritori di libri” e il progetto “L’arte nel territorio nocese” con le scuole dell’infanzia dell’Istituto comprensivo “Pascoli-1° Circolo”, che ha coinvolto circa 100 bambini di 5 anni.

 

C’è qualche episodio particolare, o qualche frequentatore o donatore che vorrebbe ringraziare per aver contribuito a incrementare il valore delle risorse della Biblioteca?

Nel vivere quotidianamente a contatto con la comunità nella quale si opera, nel condividere esperienze di cittadini, di utenti, di associazioni, nel cercare di soddisfare le varie richieste ci si trova inevitabilmente a essere protagonista o ad assistere a episodi particolari positivi e negativi.  Per rispetto della riservatezza e per non far torto a nessuno eviterei di citarne.

Invece mi preme ringraziare tutti quelli che sostengono, supportano e incoraggiano i servizi della biblioteca; quelli che arricchiscono il patrimonio con donazioni, nel 2016 primo fra tutti il teologo professor Tommaso Turi, e i già citati amici che hanno consentito la realizzazione della sala per bambini e ragazzi. Un sincero e non formale ringraziamento vada anche ai professionisti della formazione e dell’animazione culturale che hanno aderito volontariamente alla realizzazione del progetto “La scuola in biblioteca”, tuttora in corso, predisposto in collaborazione con la Scuola primaria 1° Circolo; grazie quindi a Fenisia Gramolini, Adriana Iannucci, Ezia Liuzzi, Maria Lucia Mastropasqua, Giulia Basile, Rosalba Bratta, Danica Pettinato e Vincenzo Fatalino.

Mi sia inoltre consentito ringraziare, non certo per piaggeria, gli amministratori comunali che comunque hanno un ruolo decisivo nella gestione della Biblioteca e la responsabile del settore Socio-culturale: non tutti i Comuni hanno una biblioteca e non tutti ne possiedono una dignitosa e abbastanza adeguata alle esigenze della comunità di riferimento!

 

Come valuta il patrimonio della Biblioteca di Noci? C’è qualcosa che vorrebbe inserire e che non è stato possibile farlo?

Rapportato alle dimensioni demografiche della nostra cittadina (19.162 abitanti al 31/12/2016) il patrimonio documentario della biblioteca non è trascurabile. Esso, infatti, costituito prevalentemente da monografie cartacee, ha superato le 44.500 unità. Durante lo scorso anno sono state acquisite ben 2.062 pubblicazioni: 143 provenienti da acquisti e 1.919 da donazioni. Queste ultime hanno registrato un notevole incremento grazie soprattutto alla campagna “Regala un libro alla tua biblioteca!”, lanciata il 23 aprile in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, e ad altre donazioni di privati.

Certo le donazioni non sempre corrispondono alle esigenze e a una razionale politica di accrescimento.

Quasi tutte le nuove accessioni – 1.939 – sono state catalogate e sono andate ad arricchire gli OPAC (On-line Public Access Catalogue, ovvero i cataloghi in rete ad accesso pubblico) del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e del Polo SBN Terra di Bari consultabili ai seguenti indirizzi:

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp

http://opac.almavivaitalia.it/BA1/ricercaSemplice.php

http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/

Alle monografie si aggiungono numerosi periodici tra i quali tre quotidiani (Corriere della sera, Gazzetta del Mezzogiorno e Repubblica).

Il patrimonio è organizzato in sezioni: fondo generale (collocato con la Classificazione Decimale Dewey), fondo antico, sezione ragazzi, sezione locale, sezione regionale, Archivio della poesia pugliese (alimentato soprattutto dalle donazioni del poeta Lino Angiuli), emeroteca e altri fondi minori.

Maggiori risorse finanziarie ci consentirebbero di rinnovare adeguatamente il patrimonio e soprattutto di acquistare gli aggiornamenti delle opere enciclopediche. Sarebbe inoltre necessario investire sul piano tecnologico e nell’acquisizione di documenti elettronici. La situazione generale però è oggettivamente difficile e, pertanto, io e i miei collaboratori cerchiamo di far fruttare al meglio quanto il Comune riesce a dedicare al servizio, sperando in tempi migliori.

Da alcuni anni purtroppo sono venuti meno anche alcuni contributi economici che arrivavano dalla Regione Puglia.

 

Quest’anno la Biblioteca Comunale compie 50 anni. Ci saranno delle manifestazioni a riguardo?

Devo riconoscere che non vi sfugge nulla! Sì il prossimo 23 luglio la Biblioteca compie 50 anni!

Essa fu formalmente istituita nel 1963, inaugurata ufficialmente il 23 luglio 1967 e aperta al pubblico il 1° agosto dello stesso anno; sorse sul fondo librario della Biblioteca parrocchiale SS. Nome di Gesù, donato al Comune nel 1965 dal parroco mons. Anastasio Amatulli, perito tragicamente nel 1967 e al cui nome la biblioteca è stata intestata nel 1968.

Certamente la ricorrenza sarà ricordata. Il Sindaco mi ha già annunciato che prossimamente ci incontreremo anche con l’Assessore alla Cultura e la Responsabile del Settore Socio-Culturale, nel quale la Biblioteca è inquadrata, per organizzare una “festa di compleanno”: un’occasione non retorica e celebrativa ma semplice e significativa per rimarcare l’importanza della funzione culturale e sociale della nostra Biblioteca.

 

Cosa si augura per il futuro?

Mi auguro che la biblioteca continui ad avere e anzi rafforzi il suo indispensabile ruolo così come sancito dal Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche:

“La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione.
I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri.
Ogni fascia d’età deve trovare materiale rispondente ai propri bisogni. Le raccolte e i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie, così come i materiali tradizionali. L’alta qualità e la rispondenza ai bisogni e alle condizioni locali sono fondamentali. I materiali devono riflettere gli orientamenti attuali e l’evoluzione della società, cosi come la memoria dell’immaginazione e degli sforzi dell’uomo.
Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali”.

Spero inoltre che si riesca con opportuni interventi a sfruttare al meglio alcuni spazi attualmente poco utilizzati e a dotare il servizio di nuove attrezzature, di idonei strumenti tecnologici, di risorse elettroniche e di competenze per usarli.

 

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