NOCI – Prendono avvio i festeggiamenti del cinquantennale della biblioteca comunale dedicata a “Mons. Anastasio Amatulli”. Il 13 luglio scorso, nella sala lettura della Biblioteca è stato consegnato il Fondo del Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi di Noci, istituito lo scorso marzo ma ufficialmente inaugurato nella serata di giovedì.
«Formalmente, oggi, l’associazione del Centro Studi consegna tutto il materiale finora raccolto», ha dichiarato il direttore della biblioteca comunale Giuseppe Basile. «Questo, infatti, è un primo passo per la costituzione di un fondo sui Dialetti all’interno della Biblioteca, rappresentativo non solo della comunità nocese, ma con uno sguardo territoriale. Il fondo sarà fruibile da tutti gli appassionati e consentirà la conservazione nel tempo di tutti i supporti apportati. Il dialetto non è solo fatto di parole e studiandolo, riscopriremo la nostra comunità da tutti i punti di vista».
Da dove nasce l’idea di istituire un fondo dedicato al dialetto? «C’è una cattiva abitudine a Noci. Se qualcuno ha fatto uno studio o una ricerca tende a tenerlo per sé, dal momento che la conoscenza non può essere di tutti» ha commentato Mario Gabriele, presidente del Centro Studi. «Per superare questo aspetto, abbiamo deciso di istituire il fondo per portare a conoscenza di tutti ciò che negli anni è stato prodotto dal Centro Studi, e non solo. Ci aspettavamo tempi lunghissimi ma il fondo è stato istituto molto velocemente. Oggi si materializza, per le presenze e per i doni, quello che è chiamato Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi, la cui identità esclusivamente nocese è superata».
La proposta dell’istituzione di un fondo specifico sul dialetto è stata accolta subito di buon grado dall’amministrazione comunale, approvando, nel giro di pochi giorni la sua costituzione. Il Sindaco Domenico Nisi e l’assessore Lorita Tinelli, hanno ancora una volta espresso la loro gratitudine a tutti coloro che si impegneranno a far crescere il fondo, nonché la soddisfazione di avere un prodotto che consente lo scambio e la conservazione di tutti i documenti del nostro territorio.
Infatti, durante la serata, è stato presentato l’ultimo lavoro del Centro Studi, ovvero il dizionario Italiano-Nocese, una raccolta della maggior parte dei termini italiani tradotti nel nostro dialetto, a cui si affacciano anche termini neodialettali «per le fasce giovanili che si vogliono avvicinare alla conoscenza di questa lingua». Oltre a ciò, Rocco Miccolis ha donato al fondo e al Centro Studi la biblioteca personale del padre Giovannino Miccolis, «abitata da diversi autori nocesi e con uno spaccato molto profondo e articolato della società di Noci di un tempo». Tutti i vari documenti, oggi divisi in fogli, bigliettini e cartelle, attraverso un’attenta selezione, potranno, un giorno, formare una nuova pubblicazione che andrà ulteriormente ad arricchire la nostra Biblioteca.
Inoltre, durante la serata, ognuno degli ospiti presenti ha donato alla Biblioteca alcuni libri che meglio identificano la propria comunità di appartenenza. Vito Fumarola per Mottola, Paolo Vinella e Giuseppe Laera per Putignano, Giovanni Laera per Polignano a Mare, Vittorino Curci per Noci, Caterina Ivone per Castellana Grotte e Maria Semeraro per Cisternino. Anche LeggiNoci, in rappresentanza del nostro paese, ha donato alla Biblioteca alcuni articoli sul folklore, sulle tradizioni, sugli usi e i costumi del paese di Noci, così da essere consultati non solo on-line, ma anche nella casa della cultura nocese. A conclusione della serata, Giuseppe Liuzzi ha suonato alla chitarra diverse canzoni, alcune delle quali, per rimanere in tema, erano in dialetto.
Il prossimo appuntamento per i festeggiamenti della Biblioteca Comunale è previsto per mercoledì 19 luglio alle ore 19.00 al piano terra della biblioteca con l’inaugurazione della mostra fotografica “23 luglio 1967. La Biblioteca comunale sulla strada di tutti, alla portata di tutti”.