NOCI – È stata recapitata ieri pomeriggio a tutti i consiglieri comunali copia della lettera di diffida datata 18 maggio che il Prefetto di Bari Carmela Pagano ha inviato al Comune di Noci, in primis al presidente del consiglio comunale, sindaco e segretario, diffidando il Comune qualora non adempisse all’approvazione del bilancio di previsione 2016.
Nella nota, pubblicata da qualche consigliere comunale sui social network, il prefetto fa notare come la scadenza in proroga per l’approvazione del bilancio previsionale fosse stata fissata al 30 aprile scorso. È pur vero che il segretario comunale ha inviato in prefettura la delibera di giunta con cui l’esecutivo comunale approvava lo schema di bilancio che poi sarebbe approdato sui banchi dell’assise cittadina. Il fatto è che dopo lo schema di bilancio, al prefetto non è giunto più nulla, forse ignaro della convocazione di domani 26 maggio. Fatto sta che per la Prefettura se il Comune di Noci non dovesse adempiere all’approvazione del bilancio entro 20 giorni dalla data di notifica ai consiglieri farebbe decadere l’amministrazione.
Dai banchi della burocrazia a quelli della politica. Nella storia politica cittadina una lettera di diffida da parte del prefetto non si vedeva da anni, o forse non è mai giunta, e questo sotto il profilo politico può essere letto come un segnale. Forse non è tutto oro quel che luccica. A più riprese i consiglieri di opposizione hanno denunciato l’operato della “strana maggioranza” che a sua volta si è difesa pronunciandosi “maggioranza programmatica”. Siccome il bilancio è un bel banco di prova per testare l’equilibrio delle forze politiche in gioco, sarà interessante vedere come si svilupperà il dibattimento in consiglio comunale anche alla luce del fatto che proprio ieri la conferenza dei capigruppo è andata deserta.
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