NOCI – Se ne parla da tempo, in Inghilterra c’è stato prima un referendum, poi diatribe politiche tra chi voleva uscire e chi voleva restare nell’Unione Europea ed infine, in questi giorni, le votazioni politiche che hanno fornito un dato incontrovertibile: la maggioranza dei sudditi di sua Maestà è a favore della separazione definitiva tra Londra e Bruxelles.
Qualcuno potrebbe osservare, dal nostro piccolissimo buco della serratura di una cittadina del profondo sud d’Italia, “che xxx ce ne frega”, ma non è così! L’uscita del Regno Unito dall’UE infatti avrà ripercussioni non soltanto a Nord della Manica (dove la Scozia ha chiesto l’ indipendenza), ma anche nell’intero Vecchio Continente (Italia compresa): i governi della zona euro avranno la volontà e la capacità di rafforzare il sistema dell’Unione monetaria? L’Euro e la Sterlina in che rapporto saranno?? Il Regno Unito dovrà rivedere i rapporti commerciali non soltanto con il blocco, ma con il mondo intero. Cosa accadrà a chi vive nel Regno Unito? Nel Regno Unito si trovano oggi tantissime persone provenienti da altri Paesi UE ed extra UE.
Ai cittadini che vivono in Gran Bretagna da almeno 5 anni sarà concessa l’opportunità di richiedere (entro e non oltre dicembre 2020) un permesso di soggiorno permanente. A coloro che risiedono nel Paese da meno di 5 anni invece toccherà richiedere un permesso temporaneo che avrà validità soltanto quinquennale. Cosa cambierà per i turisti? Dal 1° gennaio 2021 scatteranno regole ancor più rigide. Entro tre giorni dall’arrivo, i turisti dovranno ottenere un visto elettronico che avrà una durata massima di tre mesi. Per chi vorrà rimanere di più sarà necessaria la richiesta di permesso lavorativo. Per viaggiare (anche solo per svago) sarà indispensabile il passaporto biometrico mentre la carta d’identità non verrà più accettata.
Sarà ancora possibile trasferirsi a Londra? Tra le conseguenze della Brexit come non annoverare quelle riguardanti la libera circolazione, alla quale verrà posto un enorme freno tramite l’uniformazione delle regole sull’immigrazione. Chi vorrà trasferirsi nel Regno Unito sarà ammesso soltanto dopo aver dimostrato di aver già ottenuto un lavoro. Dunque risulta di tutta evidenza come una simile decisione abbia implicazioni erga omnes. Perché il Regno Unito lascia l’UE? Innanzitutto gli inglesi si sono ripetutamente scagliati contro i versamenti economici britannici da far confluire nelle casse del blocco.
Ritengo che l’esperienza inglese possa trasmetterci, ancora una volta, come l’Inghilterra attui i principi costituzionali della sovranità popolare (col referendum) e del coraggio e determinazione di una classe politica che guarda oltre: ricordiamoci che in Italia la classe politica non è nemmeno in grado di risolvere questioni contingenti (vedi ex Ilva, Alitalia, e le tante altre incapacità) e soprattutto è prostrata in modo supino alla Germania ed alla Francia.