NOCI – “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. È uno dei passaggi del testo con cui il ministro degli esteri francese Robert Schuman il 9 maggio del 1950 proponeva un accordo sovranazionale dal profilo storico. Per frenare le ostilità tra Germania e Francia a cinque anni dal secondo conflitto mondiale Schuman propose una Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio.
Sessantasette anni fa nasceva la CECA a cui aderiscono sei Paesi fondatori: Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Sarà l’embrione di quella che diverrà l’Unione Europea. E per ricordare quel momento è stata istituita la Giornata Europea con cadenza annuale proprio il 9 di maggio. E la Francia e la Germania sono ancora oggi le protagoniste dell’Europa unita. La Francia ha appena scelto il suo nuovo presidente in Emmanuel Macron accantonando l’idea sovranista di Marine Le Pen e quindi di fatto, di rimanere e consolidare il suo rapporto con le altre nazioni che compongono l’unione. Macron tra l’altro ha annunciato una visita ufficiale proprio in Germania all’indomani dell’elezione a presidente della Francia.
Ma oggi l’idea di Schuman “…essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto” sembra alquanto distante dall’essere realizzata. È vero, si sono compiuti numerosi passi in avanti, si è arrivati alla moneta unica, alla libera circolazione delle persone abbattendo i confini, ma in questo periodo storico l’Europa deve fronteggiare diverse difficoltà. La gestione degli immigrati e la Brexit su tutti. Ed è qui che si devono realizzare azioni concrete che creino una solidarietà di fatto. Perché a molti sembra che questa Europa viaggi a due velocità.
Per rimanere sui festeggiamenti invece è stato molto interessante l’evento svoltosi ieri a Roma, in occasione del 60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma, una simulazione della sessione plenaria in cui gli studenti sono stati eurodeputati per un giorno e si sono sfidati in una gara di oratoria per convincere una giuria di politici e giornalisti sulle loro proposte di modifica di alcuni articoli del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. La manifestazione è stata organizzata dall’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo in collaborazione con il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione degli Archivi Storici dell’Unione europea.
E alle nuove generazioni è rivolto lo sguardo per dare una sterzata ed un cambiamento netto che abbatta i populismi e rimetta al centro l’unione degli stati del vecchio continente. Solo rimanendo uniti si potranno attuare quelle azioni che possono creare quella solidarietà di fatto che consenta a tutti gli stati membri di viaggiare insieme alla stessa velocità e forse solo allora ci tutti potranno dire: buon compleanno Europa.