NOCI – “And the winners are” Jana Tvrdikova e Davidson Obennebo. 15 anni, 177 cm di altezza, dalla Repubblica Ceca lei, 20 anni, 190cm dalla Nigeria lui: mercoledì 23 novembre sono stati annunciati vincitori assoluti della trentaseiesima edizione di Elite Model Look World Final. I 62 finalisti di quest’anno (36 ragazze e 26 ragazzi provenienti da 36 nazioni) hanno dapprima partecipato al bootcamp di Elite Model Look, ovvero a corsi sulle tecniche di base per diventare modelli di alto livello, svoltisi per cinque giorni nel complesso del Pàtio da Galé. Si sono così preparati alla sfilata finale di mercoledì, nell’affascinante Campo Pequeno di Lisbona, andata in scena di fronte ad un pubblico di oltre 3.000 persone e seguita in diretta televisiva e streaming.
A giudicare gli aspiranti modelli una giuria di esperti di fama mondiale, che ha dapprima selezionato 15 ragazzi (10 ragazze e 5 ragazzi), premiati con contratti con Elite della durata di due anni, con compensi minimi garantiti di 50.000 euro per le ragazze e 20.000 euro per i ragazzi. Tra questi sono stati insigniti del titolo di vincitori assoluti Jana e Davidson: a loro vanno contratti garantiti nel mondo della moda rispettivamente di 150.000 e 50.00 euro. Gli altri 4 bellissimi, fortunati e meritevoli ragazzi sono: Julien, 15 anni, 189 cm, Belgio; Anders, 19 anni, 190cm, Danimarca; Etienne, 20 ani, 185cm, Francia; Jesper, 19 anni, 186cm, Svezia. Le altre 9 ragazze premiate sono: Cosima, 17 anni, 177 cm, Belgio; Lucca, 15 anni, 181 cm, Danimarca; Marie, 15 anni, 179 cm, Francia; Joyce, 15 anni, 178,5 cm, Olanda; Zara, 16 anni, 178 cm, Portogallo; Katya, 15 anni, 181 cm, Russia; Freja, 15 anni, 180 cm, Svezia; Alina, 15 anni, 175 cm, Ucraina; Lizzie, 17 anni, 177 cm, USA. Purtroppo non compaiono i nomi dei due bellissimi italiani, Carlotta Fusillo e Tommaso Corò, che hanno sfiorato il loro sogno senza riuscire ad agguantarlo.
Tornata a casa, dopo la sua prima passerella mondiale in quel di Lisbona, la nocese Fusillo, vincitrice dell’edizione italiana, ha raccontato ai nostri taccuini la sua esperienza, tra emozioni, amarezze e speranze per il futuro.
Ci racconti, innanzitutto, come ha vissuto l’attesa: dalla vittoria del 20 luglio a Milano alla partenza per Lisbona.
Ho cercato di vivere, fin dall’esperienza a Milano, l’attesa in maniera tranquilla, senza troppe tensioni, senza inutili angosce per la finale mondiale che mi aspettava a novembre e per la responsabilità di rappresentare il mio Paese. Ho cercato di far prevalere in me la contentezza e la soddisfazione per una vittoria che avevo raggiunto con tanta determinazione, grazie anche all’appoggio della mia famiglia, con una delle agenzie più famose al mondo. Ovviamente la paura di non essere all’altezza in fondo in fondo c’è sempre stata.
Quali sono state le sensazioni che l’hanno accompagnata in questa esperienza? A cosa ha pensato quando era su quella passerella mercoledì sera, di fatto, sotto gli occhi di tutto il mondo?
Le emozioni durante questo percorso sono state varie, in primis devo ammettere che è stata un’esperienza molto dura e impegnativa che ha messo alla prova la mia personalità, la mia insicurezza, il mio modo di sfilare e il mio modo di stare di fronte ai social media, di fronte dunque a situazioni per me nuove. Nello stesso tempo Elite Model Look mi ha resa più forte, meno fragile e mi ha regalato tante belle emozioni. Tutto questo grazie anche all’aiuto dei miei compagni di ogni parte del mondo che hanno trasformato le piccole pause dopo un duro lavoro in pause infinte, la paura in coraggio, la tristezza in gioia. Ho con me delle emozioni troppo grandi da raccontare, dei ricordi indelebili e un’esperienza che ha cambiato la mia vita e me stessa. Quando ero sulla passerella non ho pensato a nulla, mi sentivo come in un’altra dimensione, come se il grande pubblico che avevo di fronte non ci fosse, così come ho fatto a Milano.
Se dovesse definire con una sola parola la sua partecipazione all’Elite Model Look World Final, quale sceglierebbe?
Resistenza. Ho scelto questa parola perché quest’ esperienza mi ha insegnato a resistere, a non mollare, a essere forte, a rialzarmi dopo ogni caduta perché è ancora tutto in gioco, un gioco che non finisce finché non lo vuoi tu, nonostante le parole della gente, nonostante gli ostacoli, nonostante le sconfitte.
Cosa ne pensa dei due vincitori assoluti del concorso?
Devo ammettere che non ho legato molto con la vincitrice, non per motivi precisi, ma perché in 9 giorni è impossibile legare e fare amicizia con più di 60 persone da tutto il mondo. Ci ho parlato alcune volte e devo dire che è una ragazza molto simpatica, molto determinata, che ha meritato in pieno di vincere in quanto ha mostrato grinta e carattere. Per quanto riguarda Davidson, il vincitore, non ho parole per descrivere la mia felicità: è stato un caro amico, un ragazzo divertente, umile e con grande carattere in grado di strapparti sempre un sorriso anche nelle situazioni più difficili. Spero di rincontrarlo un giorno.
Prevale il dispiacere di non aver raggiunto le prime 15 posizioni o la contentezza per aver avuto la possibilità di partecipare?
Entrambi. Inizialmente non è stata una bella sensazione vedersi un “muro ” chiudersi davanti ai propri occhi e a quelli di tanti altri ragazzi. Nessun dispiacere, solo un po’ di amarezza per le speranze non realizzate di tutti coloro che mi stanno accanto ogni giorno, famigliari e amici, che ogni giorno continuano a dirmi di non mollare. Dall’altro lato sono contenta: sono contenta di aver avuto il privilegio unico e irripetibile di vivere un’esperienza così importante, così bella, sognata da milioni di persone in tutto il mondo.
Nonostante il verdetto finale, ritiene che quest’esperienza possa aiutarla per la sua carriera futura nel mondo della moda?
Lo show ora è finito, ora esiste il lavoro, ora esiste la determinazione e la voglia di continuare a costruire la mia vita, la mia strada. Certo sarà più difficile, ma non ho alcun timore, ho un contratto con un’agenzia famosa, a cui do molta fiducia e non voglio perdere l’occasione di cambiare la mia vita.
