NOCI – È ancora appesa ad un filo la sorte dei circa 110 dipendenti, di cui una decina nocesi, della clinica Giovanni Paolo II di Putignano.
A seguito delle note vicende giudiziarie che hanno colpito l’amministrazione della Kentron srl dal 2014, la clinica privata convenzionata col sistema sanitario regionale versa in brutte acque tanto che per i due anni successivi i bilanci hanno fatto segnare i conti in profondo rosso, motivo per cui si viaggia verso il concordato preventivo ma il Tribunale di Bari ha rinviato a data da destinarsi l’analisi della richiesta presentata al pm Bretone che sta seguendo la vicenda sin dall’inizio.
Eppure a seguito del verbale pubblicato a settembre sul sito ufficiale della clinica dell’assemblea dei soci tenutasi il mese precedente vi è stato l’interessamento di una holding farmaceutica con sede operativa a Milano per acquisire il ramo d’azienda soggetto a sofferenza rispettando i criteri imposti dall’Autorità Giudiziaria. Di fatti nel verbale assembleare era disposto il possibile coinvolgimento di un nuovo investitore per ripianare il disavanzo di bilancio già evidenziato nell’anno 2015 a patto di infondere nuova liquidità, mentre i vecchi soci avrebbero acconsentito a rifiutare eventuali utili per stringere la forbice tra debiti e crediti. E così che la holding milanese si sarebbe fatta avanti presentando un nuovo piano industriale e fornendo sul piatto un investimento che avrebbe garantito la continuità della struttura e la salvaguardia dei posti di lavoro. Termine ultimo della proposta: 31 dicembre 2016, ma a seguito di tale data nulla sembra essersi mosso.
Il risultato ad oggi è che i 110 dipendenti di una delle strutture fiore all’occhiello della sanità convenzionata barese con 60 posti letto per la riabilitazione e 75 per l’assistenza domiciliare, oltre a una diagnostica di ultima generazione, sono al palo con un arretrato di sette mensilità. Un incubo che ritorna visto che la stessa situazione si era ripetuta già l’anno scorso approdando sui banchi del consiglio regionale e che poi l’ex amministratore Gianpaolo Pulieri tentò di risolvere. Adesso il rinvio dell’udienza sul concordato preventivo continua a far tremare i dipendenti che nonostante tutto puntualmente sono a lavoro tutti i giorni per assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria.