NOCI – Un ‘altra dimissione all’interno del Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “A.M. Sgobba” del Comune di Noci situato nei pressi della chiesa “Madonna della Croce”.
Questa volta le dimissioni sembrerebbero essere state formalizzate volontariamente ed in modo legittimo. Si tratta delle dimissioni formalizzate da parte dell’Avv. Anna Amatulli, componente del CdA in quota alla minoranza consiliare di espressione del partito Forza Italia. La stessa era stata nominata a seguito delle dimissioni da parte dell’ex componente Pietro Fauzzi il quale aveva già segnalato all’Autorità Giudiziaria competente presunte irregolarità ed ombre che lo hanno visto estromesso dal CdA.
Contattata la Presidente del CdA dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “A.M. Sgobba” in data 9 maggio 2017, Rosanna D’Elia ha risposto alla redazione del nostro giornale confermando la notizia ufficiosa in circolo ormai da tempo: “Il Consiglio di Amministrazione dell’ASP Sgobba ha preso atto delle dimissioni della Consigliera avv. Anna Amatulli nella prima adunanza utile che si è tenuta in data 7.04 u.s.”.
Stando alle parole di alcuni esponenti e rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale, l’avvocatessa Amatulli avrebbe protocollato una nota o comunque avrebbe in più occasioni evidenziato forti rimostranze nei confronti di una gestione poco trasparente dello stesso ricovero Sgobba che, si ricordi, essere noto per gli avvisi di garanzia di conclusioni delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Bari notificati alla Presidente del CdA Rosanna D’Elia e ai consiglieri Oronzo Colucci e Antonio De Luca per ipotesi di reato quali “violenza privata“.
Data la difficoltà nel raggiungere la dimissionaria Amatulli, cercata sia telefonicamente che a mezzo mail, si attende di comprenderne le motivazioni ufficiali nonché le cause esplicative del fatto che a quasi due mesi dalla presa d’atto del CdA non si sia ancora registrata la surroga dell’avv. Amatulli presso il Consiglio Comunale.
Un’ulteriore ombra si abbatte dunque sul Consiglio di Amministrazione della struttura pubblica “A.M. Sgobba” che continua imperterrito la sua gestione anche in assenza del componente di controllo e garanzia di espressione della minoranza.