NOCI – E’ di questi giorni la querelle tra amministrazione ed associazione dei commercianti del centro storico con cui i commercianti lamentano l’assenza dell’Ente pubblico nell’organizzare manifestazioni natalizie in grado di attrarre gente. Dall’altra parte si ribadisce la “atavica” mancanza di fondi e si demanda al privato l’organizzazione di un calendario di eventi in cui l’amministrazione deve avere un ruolo molto limitato: insomma il classico modo italiano di rimpallarsi le responsabilità.
Come sempre, per un analisi della situazione bisognerebbe partire dal passato; e qui le note dolenti non mancano. Ritengo che nel 2015 il cartellone e gli addobbi natalizi abbiano raggiunto a Noci la vetta più alta di tutti i tempi: ricordo benissimo, avendo lo studio in centro, gente che proveniva da altre città per fare selfie’s sotto la galleria di luci che addobbava Via Moro oltre a tutte le altre manifestazioni collaterali (tra cui anche la pista di ghiaccio) che trasmettevano perfettamente l’atmosfera natalizia.
Di contro ne sono seguite vane e sterili polemiche di ogni tipo che non hanno tenuto conto dell’interesse generale che persegue una simile manifestazione. Per non parlare della iniziativa dell’anno scorso di un concorso tra le “gnostre” con conseguente premiazione della (presunta) più bella: a fronte di addobbi che valorizzavano il nostro centro storico, per un “miserabile” premio di circa 300 Euro, se non erro, si sono viste cose da film; a votare si sono presentate le stesse persone per più volte ed il vincitore se non già scritto, perlomeno, si “immaginava” chi dovesse essere.
Mi è toccato consolare mio suocero che con tanta passione e dedizione aveva addobbato la “sua” “gnostra” dicendogli che avevano vinto il premio dei “selfie” in quanto era la più presente sui social network !! (vi risparmio la “colorita” risposta ….). Dunque in questo clima come dar torto all’amministrazione o ai privati ??? hanno ragione entrambi e questo è un dato che deve far riflettere e portarci alla conclusione che dobbiamo ragionare in termini di bene comune e non sempre di interessi personali. Passiamo ad un altro “spinoso” argomento: la costruenda rotonda di via Mottola c.da Marzolla.
Il cantiere è fermo e sembra quasi abbandonato. Senza voler scomodare il Giappone dove in brevissimo tempo costruiscono un grattacielo di 50 piani, spostandosi a solo un chilometro verso il centro abitato è curioso ricordare come la “rotonda” di Via Re Ladislao è stata costruita ed entrata in funzione nel giro di poche settimane. A chi chiedesse il perché potrebbe rispondersi che in contrada “Marzolla” non ci sono supermercati.