NOCI – È con la nota della dirigente Anna Maria Conte dell’11 novembre scorso che il Comune di Noci ha aggiudicato la gestione del centro della legalità intitolato a “Peppino Impastato” alla società cooperativa Solidarietà di Binetto che dal suo sito internet risulta anche avere una sede operativa a Noci.
Il provvedimento giunge al termine di un iter amministrativo avviato con bando pubblico del 18 agosto scorso. Il bando prevedeva “l’Affidamento in gestione del Centro Polivalente d’Informazione e Relazione con il Pubblico “Peppino Impastato”, ubicato in un immobile di proprietà comunale, sito in Via Gabrieli n.c., quale centro polifunzionale aggregativo giovanile all’interno del quale le attività siano orientate al recupero della legalità e della cittadinanza attiva”. Con lo stesso si appaltava la gestione per 5 anni della struttura pubblica con l’utilizzo degli arredi e della strumentazione in esso presenti.
Per la gestione di detto centro, si legge dal bando, occorre “un fabbisogno economico finanziario annuale a carico del gestore di circa max 78.000,00=Euro…tali costi sono meramente indicativi”. “Tali somme –recita il bando – si rendono necessarie per il sostegno dei costi fissi (premi assicurativi, utenze, dominio e caselle di posta elettronica, sorveglianza, contabilità e consulenza fiscale, segreteria e operatori del centro, pulizia, imposte e tasse, presidio giornaliero delle strutture, connettività, manutenzione estintori) e dei costi variabili (manutenzioni immobile, riparazioni attrezzature, personale impegnato su progetti, organizzazione eventi, acquisti di materiale di consumo, inserzioni pubblicitarie, stampa di materiali pubblicitari)”. Questa somma sembrerebbe un po’ eccessiva, fatto sta che l’offerta è stata valutata attraverso punteggi che venivano conteggiati in massimo 70 punti per la qualità del progetto, 20 per la qualità del soggetto proponente, e da 5 a 10 quale premialità su esperienze pregresse. Cosa alquanto strana, sembrerebbe mancare l’elemento dell’offerta sul prezzo di gestione visto che lo stesso bando è strutturato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Dal Capitolato il concessionario dovrà impegnarsi alla semplice voltura delle utenze (energia elettrica e acqua) e a provvedere con diligenza alla manutenzione ordinaria senza far riferimento ad impegni circa il versamento alle casse comunali di alcuna somma in danaro. L’ ufficio comunale ha poi provveduto con comunicazione pubblica a differire dapprima “a data da destinarsi” e poi fissando nella data del 30 settembre l’inizio del procedimento di evidenza pubblica per l’apertura del plico 1 afferente ai documenti di gara.
Nel frattempo si apprendeva tramite una notizia riportata sul quotidiano La Repubblica in data 28 ottobre che la rappresentante legale della cooperativa Solidarietà, Antonella Robortaccio, era stata indagata a piede libero per una presunta truffa sulla gestione degli immigranti a Potenza. Nello stesso articolo viene riportato uno stralcio di intercettazione telefonica fra indagati: “No, non mi devi dire queste cose che andiamo a finire in galera”. Frascolla si lamentava così al telefono con la presidente della coop Solidarietà, Antonella Robortaccio, mentre discutevano sui ribassi della gara”. Nonostante ciò, l’ufficio provvedeva ad istituire la seduta pubblica per il 2 di novembre. Il settore socio- culturale del Comune di Noci che stava portando avanti il procedimento era notiziato di quanto accaduto a Potenza? Fatto sta che al 2 di novembre la società cooperativa Solidarietà della Presidente Antonella Robortaccio risultava l’unica partecipante e l’ufficio ha provveduto a procedere con l’aggiudicazione l’11 di novembre in favore della Cooperativa Solidarietà. «Abbiamo dato seguito facendo leva sulla regolarità della documentazione fornita» dichiara a LeggiNoci la dott.ssa Conte firmataria del provvedimento, e quando le chiediamo come si intenderà procedere ora, la stessa ha risposto: «chiederemo ulteriore documentazione».