NOCI – Case abbandonate a se stesse e a pericolo crollo, attività che chiudono i battenti. Sembra essere questa la fotografia del centro storico nocese. Non ultima la denuncia social di un cittadino che ha segnalato un immobile pericolante sito tra Via Muro Angiulli e Via Carmine.
La segnalazione a mezzo social è l’ultima di una serie di avvenimenti accaduti nell’ultimo periodo forsanche per un allontanamento della classe politica alla ripresa attiva del borgo antico. Il mese scorso un’attività commerciale di via Santa Chiara ha dovuto trasferirsi perché gli ufficiali sanitari dell’Asl, a seguito di sopralluogo, hanno dichiarato i locali inagibili. Fortunatamente il commerciante crede vivamente nella ripresa del centro storico e spostandosi in un altro locale distante pochi metri ha riaperto una nuova attività rimanendo comunque nella città vecchia.
Altro caso è rappresentato dalla chiusura dell’infotourist presente in via Porta Putignano. Da qualche settimana le curatrici dell’associazione che gestiva in autonomia l’ufficio hanno deciso di abbandonare l’attività per dedicarsi ad altro denunciando la scarsità di attenzione da parte della politica nostrana ad un rilancio serio del centro storico e più in generale del turismo a Noci. Tra l’altro basta farsi un giro per le viuzze e le gnostre per accorgersi che molti immobili sono abbandonati alla mercé degli agenti atmosferici e al decadimento strutturale. A più riprese si notano cartelli di svariate agenzie immobiliari delle case in vendita o in affitto ma che necessitano di ristrutturazione. In taluni casi i proprietari degli immobili sono nocesi trasferiti in altre località che tengono l’immobile per potersi destare nei periodi vacanzieri estivi ed invernali. Di questi solo alcuni, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno dato avvio a opere di ristrutturazione.
Questo fa si che le case del centro storico possano essere preda di atti delinquenziali e oggetti a razzie da parte di ladri che approfittando dell’assenza costante dei proprietari se ne servono per assestare furti. In altri casi in passato si è verificato che alcune case abbandonate siano state utilizzate come covo da parte di piccoli gruppi di tossicodipendenti per consumare e spacciare sostanze stupefacenti. Pericoli questi tutt’ora esistenti stante il recente ritrovamento di utensili rubati in una casa in ristrutturazione in via Santa Rosa (leggi qui) e l’attività ispettiva dell’unità cinofila dei Carabinieri proprio nel borgo antico (leggi qui).
Ora, la politica ha tentato a più riprese di mettere al centro della propria attività amministrativa il rilancio del centro storico, ma ad oggi i risultati sembrano essere abbastanza deludenti. La speranza, viste le prossime amministrative di giugno, è che la politica dia un contributo concreto al rilancio del centro storico non limitandosi solo a gridare slogan da campagna elettorale, e che residenti e attività commerciali riescano a ravvivare, al di fuori delle sagre, le bellissime vie e le caratteristiche gnostre di cui è costituito il centro storico nocese.