NOCI – “Si carta cadat tota scienzia galoppat”, era questo il detto maccheronico del prof Cerbelli, docente di lettere al liceo, in occasione dei compiti in classe. Cioè, se per sfiga ti cadeva a terra il foglio degli appunti, da cui puntualmente copiavi, era un disastro per l’esito finale del compito.
Ma per il centro storico di Noci, a differenza del foglio furtivo del liceo, è lecito tenere in mano la carta, ovvero il programma elettorale. Cosa volevano fare del centro storico di Noci i concorrenti al trono da sindaco lo hanno scritto nel libro dei sogni, ops, nel programma elettorale. Basta rispolverarlo, ed eseguirlo.
Insomma, in assenza di una linea chiara, Noci sembra la torre di babele. Un comitato di commercianti prende in mano la situazione, ma sembra ottenere cose strampalate e diverse dalle richieste. Si scopri-di-rà poi che sono solo 10 persone. Nel frattempo un comitato di residenti di 43 persone sconfessa i 10 commercianti ed il sindaco, che ha istituito un traffico limitato alla carlona (brutto pure esteticamente con quelle transenne gialle).
Nel mentre i residenti ottengono un parcheggio a loro dedicato, ubicato in via dei colli Putignanesi.
Insomma “ste succed u macidd”. Il centro storico resterà abbandonato e senza un vero progetto di “rianimazione”, perché se pensiamo ad altre piazze intorno a noi possiamo dirci in agonia. Ma in tutto ciò, possibile che nel centro storico di Noci siano attive solo 53 persone e non riescono nemmeno a fare sintesi tra loro?
Per cortesia, chiamate il segretario locale della Lega e fate mettere le cose a posto! Come? Anche lì ci sono due gruppi! Ah, ma allora è vizio a Noci…