NOCI – Trasformare le conoscenze in competenze. È questo l’obiettivo che si sono poste alcune docenti della scuola elementare Cappuccini, le quali hanno cercato di cogliere le idee dei propri alunni, problematizzarle per realizzarle, utilizzando le abilità e le conoscenze già in loro possesso. Ne è nata, così, un’attività interdisciplinare intitolata Il compito di realtà che ha coinvolto Ada Gentile docente di matematica, Antonella Barletta, docente di inglese e Dora Intini, docente di italiano. E proprio l’insegnante Intini ci ha spiegato come questo obiettivo è stato trasformato in realtà. «Penso che per noi docenti questa sia un’importante sfida che tentiamo di cogliere dando spazio, sostenendo e orientando le iniziative degli alunni. Iniziative che devono tradursi in reale operosità. Nel gergo scolastico questo agire è definito “Compito di realtà”. Questo fare dovrebbe generare competenza. E sono fiduciosa, perché ritengo che esperienze di questo tipo possano contribuire a formare ragazzini competenti».
Tutto si è sviluppato intorno all’informazione fornita da un’alunna ai suoi compagni. «Conosco l’autore di questo libro, è il dottore di mia nonna!». Da qui è cominciata la scoperta del libro Nei giardini dell’anima di Antonello D’Attoma, presente nella biblioteca dell’istituto, il quale ha suscitato l’interesse e la curiosità dei bambini, permettendo così di sviluppare la progettazione e pianificazione di un evento per conoscere l’autore e le sue produzioni letterarie, individuando 5 gruppi d’interesse, ovvero conduttori, logistica, sponsor, pubblicità e lettori. «Il gruppo pubblicità ha elaborato un bozzetto che ha presentato al Direttore Creativo Massimiliano Turi, responsabile dell’agenzia “Reclame” dal quale ha ricevuto suggerimenti e informazioni sul linguaggio pubblicitario per migliorare il manifesto, curando i testi e i disegni che successivamente sono stati sostituiti dalle foto. Il gruppo sponsor ha promosso l’iniziativa presso gli esercizi commerciali del territorio acquisendo diverse sponsorizzazioni. Il gruppo lettori ha incontrato il doppiatore Francesco Tinelli dal quale ha ricevuto suggerimenti per l’impostazione della voce, la respirazione e le pause. Infine il gruppo Logistica ha curato la parte organizzativa: richieste chiostro, patrocinio, strumentazione, elementi di arredo, pulizia del Chiostro e disposizione sedie, servizio fotografico e video, distribuzione dei tarallini».
Il duro lavoro è sfociato nell’evento Chi Scrive, Chi Legge – Incontro con l’autore Antonello D’Attoma, organizzato, lo scorso 22 aprile all’interno del chiostro delle Clarisse, dagli alunni delle classi quarte, sezioni C e D, della già citata scuola elementare. L’autore si è sottoposto a un’intervista da parte dei ragazzi i quali hanno cercato con le loro domande di presentarlo ai nocesi. Antonello D’Attoma è una vecchia conoscenza del nostro comune, visto il suo lavoro all’interno del pronto soccorso del nostro ospedale. E proprio quell’esperienza lo ha segnato a tal punto da trasformarla in un libro. «Lavorando al pronto soccorso soccorrevo persone che lavoravano in campagna. E alcune volte erano dei ragazzini che vivendo lì si facevano male aiutando i propri genitori. Quei bambini, abituati a quel tipo di realtà, avevano una grande sapienza della vita. Erano educati e rispettosi. Così si era stabilito un rapporto di simpatia, facendo nascere in me il desiderio di parlare di loro e di questa forma di forza e civiltà. Ammiro determinati valori che ho cercato di rappresentare nel libro». Il libro, infatti, racconta la storia di un ragazzo, Cesco, il quale, passando dalla vita di campagna alla vita di città, lo inserisce in un mondo nuovo al quale non riesce ad amalgamarsi. A questo si aggiunge anche l’amore per una ragazza. L’amicizia, i desideri, l’amore, l’emancipazione e la diversità sono i temi affrontati all’interno del racconto, cercando, come lo stesso autore commenta, «di descrivere i sentimenti dell’animo umano».
Infine, l’evento ha visto la lettura di alcuni spezzoni, nonché una performance per sottolineare il tema forte del libro, ovvero la differenza tra due mondi, quello della campagna e quello della città. Inoltre, tutto il ricavato ottenuto dalla vendita del libro, messo gratuitamente a disposizione dall’autore, sarà utilizzato dagli alunni per individuare una situazione a cui destinarlo.