Circulab, l’artigianato digitale parla nocese

NOCI – Puntare sul riuso, ripensare, modificare e riutilizzare creativamente gli oggetti per dar loro nuova vita, estrapolare il valore residuo di un oggetto in disuso o di un potenziale rifiuto e farlo crescere esponenzialmente grazie all’artigianato digitale e alla creatività, ma anche acquisire competenze in contesti informali ed in maniera collaborativa. È l’obiettivo precipuo di “Circulab, laboratorio di economia circolare” ideato e creato dai giovani nocesi Vito Fusillo e Graziana Antonia Cito che hanno puntato su un progetto che associa competenze tecniche ad associazionismo collaborativo per far ripartire l’economia dal basso tramite l’utilizzo di nuove tecnologie.

Vito Fusillo è rappresentante di Rehardwareing, coop che si occupa di recupero di hardware e software. Graziana Cito rappresenta Volo Creativo ADD_Lab, startup di artigianato digitale. Il progetto  risulta vincitore del bando regionale “laboratori urbani mettici le mani” promosso dall’assessorato politiche giovanili e cittadinanza attiva per cui ha ricevuto un finanziamento pari a 25mila euro e che ha visto la luce presso i laboratori urbani Exviri siti in contrada Calcare a Noicattaro.

«Il progetto si struttura come un percorso di riappropriazione degli spazi – dice Vito Fusillo – e si compone di step successivi: in una prima fase ci sono degli incontri sullo stile del repair cafè per illustrare le potenzialità delle pratiche di trashware ed upcycling e mappare i bisogni relativi ad artigianato digitale ed apprendimento digitale. In un secondo momento saranno organizzati dei workshop per la realizzazione di strumenti di stampa 3D. In questa fase si assemblerà una stampante 3D e, insieme a computer e all’ausilio di esperti, si potranno realizzare arredi ed attrezzature che promuovano pratiche di riuso e (ri)costruzione collaborativa e che andranno ad allestire fisicamente i laboratori. Infine l’utilizzo dello spazio (ri)costruito come laboratorio di stampa 3D, upcycling ed artigianato digitale ed open classroom per la fruizione dei contenuti di piattaforme MOOC (Massive Open Online Courses), ovvero seguire dei corsi di apprendimento di artigianato e vivere lo spazio appena allestito».

Perché avete scelto quale location quella di Noicattaro? «Abbiamo escluso il laboratorio di Noci per una questione logistica in quanto situato in una posizione difficile per il trasporto della strumentazione. Purtroppo al momento della presentazione della domanda di ammissione al bando i contratti di gestione dei laboratori urbani di Noci e comuni vicinori erano in scadenza (solo successivamente è arrivata la proroga al 30 giungo 2016) con il pericolo reale di non vederci più ammesso il progetto. Infatti anche ad Alberobello, che si prestava molto alle nostre esigenze, vi è stato lo stesso problema della scadenza della gestione».

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Il 1 aprile vi è stato un incontro dove proprio Volo Creativo ha mostrato la funzionalità ed il campo d’applicazione della stampante 3D. «Il nostro obiettivo non è la vendita tout court del prodotto ma la messa in rete attraverso piattaforme open source delle conoscenze» spiega Graziana Cito. «Così ad esempio la nostra stampante 3D che abbiamo realizzato insieme ad altre due cooperative è riproducibile in toto scaricando i disegni della stampante e noi nei nostri momenti di laboratorio, come quello di venerdì scorso, mostriamo anche come si fa per assemblarla, questo proprio perché il nostro obiettivo è la condivisione delle conoscenze. Insieme alle colleghe architetto Nicoletta Guarini e Anna Lisa Manicone di ADD_Lab, coop nata nel 2014 per fare ricerca nel settore dell’artigianato digitale, abbiamo spiegato ai presenti l’utilizzo di questo nuovo strumento molto utile per l’artigianato digitale. Noi creiamo oggetti utilizzando la stampante 3D. La caratteristica principale di questo tipo di stampante è quello di riuscire a realizzare oggetti unici molto utili nel settore della riparazione e non solo, perché non solo ti dà la possibilità di replicare un oggetto già esistente ma addirittura di realizzarne uno completamente nuovo, personalizzabile e realizzabile nell’arco di breve tempo abbattendo di molto i costi. I campi di applicazione della stampante sono molteplici e vanno dalla creazione di giunti, alla medicina, alla realizzazione di oggettistica con materiale ecocompatibile. L’unico neo è rappresentato dal volume di stampa. La stampante non riesce infatti a stampare oggetti che vanno più in là della propria grandezza, ma vi si riesce ad ovviare tramite un assemblaggio post stampa.  Nel nostro appuntamento abbiamo puntato molto sulla partecipazione perché uno dei nostri motti è “imparare facendo”».

A che punto siamo di Circulab? «Il 15 aprile si conclude la prima fase del progetto che si chiama “Ripensa” – spiega Vito Fusillo – attraverso un convegno di presentazione della sharing economy in Italia. Avremo ospiti coop pugliesi, la Fondazione Unipolis, Andrea Rapisardi che illustrerà i risultati di una ricerca sulle realtà pugliesi di sharing economy e il presidente di Legacoop Puglia Carmelo Rollo. Come tutti i nostri appuntamenti (questo si svolgerà alle 17) l’accesso è libero e gratuito a chiunque».

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