NOCI – «Non ho mai visto un assessore che agisce senza che il sindaco ne sappia nulla». È quanto dichiara Orazio Colonna, rappresentante del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, a seguito della revoca delle deleghe da parte del sindaco Domenico Nisi all’assessore Antonio Locorotondo.
«Ho letto e riletto più volte la comunicazione del sindaco apparsa sia sui canali ufficiali che sugli organi di stampa e la reputo un’offesa alle intelligenze». Commenta il pentastellato, che poi spiega il suo pensiero: «A differenza di quanto accaduto per Vittorio Lippolis, a cui bisogna fare un elogio per l’importante passo indietro compiuto, in questo caso si parla di un errore svolto dal “fiduciario”, perché tale è l’assessore che agisce su nomina del sindaco, nel compimento delle sue funzioni. Non penso che la giunta agisca senza che il sindaco ne sappia nulla, mi sembra lo strano caso dei politici a cui sono intestate le case senza che ne sappiano niente». E qui si concretizza il Colonna pensiero: «Allora a questo punto faccio una riflessione e chiedo lumi al primo cittadino: possibile che un assessore agisca in piena autonomia senza che il primo cittadino ne sappia nulla? E se così fosse vorrà dire che a Noci abbiamo sette sindaci: 5 assessori, il sindaco e il presidente del consiglio. Ognuno va per la sua strada ed il paese resta immobile».
Di qui l’affondo al primo cittadino: «Tra l’altro mi preoccupa la condizione in cui visto l’errore, che può succedere, invece di fare un mea culpa generale il sindaco prende le distanze dal diretto interessato estromettendolo dalla giunta».
Mentre sul modus operandi della maggioranza Colonna è netto: «È un modo di fare arrogante. Mi sembra che questa amministrazione stia andando contro il muro continuando a svolgere il proprio ruolo quasi da kamikadze lasciando le rovine a chi verrà dopo a discapito dei cittadini. Il movimento 5 stelle intende con questo intervento non far cadere nell’oblio quanto sta succedendo perché è molto grave. Se dovessero staccare la spina, lo farebbero solo in funzione di far scivolare il tutto nel dimenticatoio e ripresentarsi alle prossime amministrative».