NOCI – Lo scorso weekend si sono svolti il 2° e il 3° appuntamento di preparazione alla Santa Pasqua, che hanno visto una grande partecipazione della comunità nocese.
Il 1° appuntamento è stata la seconda edizione del “Concerto della Passione”, avuto luogo lo scorso sabato 8 aprile nella splendida cornice del Chiostro delle Clarisse, a cura della banda cittadina “S. Cecilia – G. Sgobba”, in collaborazione con il Comitato della Processione dei Misteri.
I musicisti, diretti dal maestro Giacomo Lasaracina, si sono esibiti in una serie di brani musicali, tra i quali Il pianto dell’orfano di Antonio Amenduni, A mia madre di Francesco Buzzacchino, Elegia di Gennaro Sibilano, Mamma di Luigi Rizzola, La Vergine degli Angeli di Giuseppe verdi, eseguito dal solista Michele Fiorentino al flicorno sopranino, Giunto sul passato estremo di Arrigo Boito, che ha visto come solista Angelo Caramia al flicorno tenore, e Miserere, brano di Giuseppe Verdi eseguito da entrambi i solisti.
Ogni brano è stato introdotto da una brave spiegazione curata dall’unica figura femminile del complesso bandistico, Rossana Quarato, alla quale è stato consegnato un omaggio floreale a conclusione della serata.
Per l’intera serata, alle spalle dei musicisti sono state esposte due statue ritrovate alcuni anni fa murate nella sacrestia della Chiesa di Sant’Agostino, ossia la Resurrezione e Gesù alla colonna, «opere recuperate e restaurate, ora parte del patrimonio del paese di Noci» ha affermato il colonnello Nicola Angiulli.
Inoltre, prima di eseguire l’ultimo brano, Giacomo Lasaracina ha voluto ringraziare tutti ed esprimere un suo pensiero, ricordando anche il 60° compleanno che la banda quest’anno compie, a distanza di 60 anni dalla sua fondazione. «Le bande al sud sono un patrimonio prezioso che non deve mai finire, con l’aiuto non solo della nostra passione ma anche di quella di chi ci ascolta. Noi facciamo questo con il cuore e vogliamo che la cittadinanza sia più vicina a noi perché la banda musicale è lo spirito di un popolo. C’è una bella collaborazione tra noi e vogliamo continuare a seminare, chissà se un giorno ne raccoglieremo i frutti».
Il 2° appuntamento si è svolto ieri 9 aprile, in occasione della domenica delle palme, ed ha interessato le vie del paese. Si tratta della Processione dei Misteri, che ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari, degli scout e soprattutto di 180 portatori, tra uomini, donne e bambini, che hanno condotto le 12 statue lungo il tradizionale percorso, culminando dopo tre ore di cammino sul sagrato della Chiesa Madre.
A conclusione della Via Crucis don Peppino Cito ha affermato: «Abbiamo avuto questa sera il dovere di rinnovare l’alleanza con il mondo della sofferenza. Gesù ci chiama a seguirlo sulla via della solidarietà. Il volontariato familiare e associativo è per noi il luogo della fedeltà al Vangelo. Le statue ci ricordano la storia passata di Gesù ma Gesù risorto ha camminato per le strade del paese insieme a noi e ci aiuterà ad assumere dentro di noi i sentimenti di solidarietà, perdono e misericordia». Inoltre, riferendosi al critico periodo storico che stiamo vivendo, ha aggiunto: «Impariamo da Gesù a vivere questa guerra mondiale con atteggiamento di discepoli».