Consiglio Comunale su donazione organi: la maggioranza abbandona l’aula

NOCI – Il Consiglio Comunale del 16 giugno scorso non è andato in scena. Il consiglio comunale voluto fortemente dalla minoranza con una richiesta di convocazione presentata in data 27 maggio, avente come ordine del giorno “Adesione al progetto Carta d’identità-Donazione organi-atto di indirizzo”.  I consiglieri di minoranza richiedevano all’assise convocata di poter discutere e dialogare sull’opportunità da parte dei cittadini nocesi di potersi esprimere sul documento d’identità, il consenso alla donazione degli organi, mediante documentazione ASL e SIT.

L’argomento però aveva già visto il comune adottare il progetto con delibera di giunta n.53 del 24 maggio 2016. Tale delibera ha permesso alle forze di maggioranza di redigere un documento che motivasse la loro decisione di abbandonare l’aula e il conseguente annullamento dello stesso consiglio comunale. Ma facciamo un passo indietro.  Il Presidente del Consiglio Stanislao Morea, alle 18.30, puntualmente ha aperto la seduta e fatto fare la conta dei presenti: unici assenti giustificati oltre agli assessori Lorita Tinelli e Lucia Parchitelli, i consiglieri Francesca Gigante e Mariano Lippolis.  Accertato il raggiungimento del numero legale ha dato il via al consiglio, dando tempestivamente parola al consigliere Mino Tinelli di Cambio per Restare che ha informato i presenti e dato lettura della comunicazione motivata che riportiamo integralmente.

 In data 2 maggio 2016, veniva depositata, al protocollo del Comune dal “Gruppo Comunale AIDO di Noci”, apposita richiesta di presentazione ed adesione al progetto “Una scelta in Comune”. L’associazione chiedeva di poter presentare il progetto nel corso di una conferenza stampa, per il giorno 28/05/2016, presso la Sala Consiliare. Si tratta della campagna di promozione per la donazione degli organi e dei tessuti lanciata dall’ANCI su sollecitazione del Ministero della Salute che ha indetto, per il 29/05, la Giornata Nazionale per la Donazione. Attraverso l’adesione, il Comune di Noci avrebbe partecipato all’attività di trasmissione, presso il Centro Nazionale Trapianti, dei consensi o dei dinieghi dei cittadini alla donazione degli organi e dei tessuti per il tramite dell’Ufficio Anagrafe del Comune stesso. La Giunta Comunale, con atto di indirizzo rubricato al nr.53 del 24/05/2016, deliberava la adesione al progetto “Una Scelta in Comune” attesa la rilevanza dell’argomento per la salute e la prevenzione dei cittadini. Con lo stesso atto deliberativo, la Giunta dava incarico ai Responsabili dei settori di procedere agli adempimenti del caso anche per l’organizzazione della conferenza stampa che si è regolarmente tenuta il giorno 28 maggio scorso. Si procedeva, quindi, ad informare tutti gli organi di stampa locale e la Gazzetta del Mezzogiorno. Attraverso l’affissione di locandine che presentavano l’iniziativa, si è voluto anche dare diffusione presso le scuole e la cittadinanza. Allo stato, l’Ufficio demografico del Comune di Noci si è già attivato per l’adeguamento del software in uso al fine di consentire la trasmissione automatica delle informazioni presso il SIT, Sistema Informativo Trapianti. In data 27/05/2016, i consiglieri comunali Conforti P., Lobianco A., Notarnicola G., D’Aprile G. e Colonna O., hanno presentato richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.39, comma 2, del D.Lgs. n.267/2000 con l’ordine del giorno “Adesione al progetto “Carta d’identità – Donazione organi” – Atto di indirizzo. A seguito di questa richiesta, il Presidente del Consiglio Comunale di Noci, apprezzando l’iniziativa dei consiglieri proponenti ma ravvisandone e documentando l’intempestività, chiedeva loro la disponibilità al ritiro dell’istanza di convocazione. Non essendo pervenuta alcuna comunicazione, egli ha giustamente proceduto alla convocazione dell’odierno consiglio comunale. Siamo tutti quanti assolutamente concordi nel considerare la donazione degli organi e dei tessuti come un atto di solidarietà e generosità nei confronti di coloro che vivono momenti di grande ansia e disperazione in attesa di ricevere il l’agognato trapianto.

E siamo, altresì, consapevoli che la donazione degli organi è segno di grande civiltà da parte dei cittadini di un Paese oltre che delle Istituzioni deputate a promuoverla. Con questa consapevolezza, il Sindaco, l’Assessore Lorita Tinelli e la Giunta comunale hanno immediatamente dato seguito alla richiesta di adesione al progetto “Una scelta in Comune” che, grazie all’impegno dei settori di competenza, sarà completato nei tempi richiesti per l’adattamento degli strumenti informatici. Appare, invece, di tutta evidenza la deprimente strumentalizzazione che viene attuata su un argomento così delicato.

Nonostante l’ampio risalto che l’Amministrazione, attraverso gli organi di stampa e manifesti informativi, ha riservato all’argomento, si è voluto comunque dare corso ad una inutile, e dispendiosa, convocazione di un consiglio comunale. Si sarebbe potuto ritirare la richiesta di convocazione magari proponendo, nella stessa, eventuali suggerimenti. Ciò, però, non avrebbe permesso quella visibilità mediatica a cui qualcuno aspira quotidianamente. Noi non accettiamo atteggiamenti del genere che diventano anche cadute di stile laddove ci si avvale di motivazioni che toccano la vita stessa e la sensibilità di persone meno fortunate. Per tutte queste ragioni, condividendo appieno ed anzi chiedendo la massima diffusione e accelerazione dell’iniziativa “Una scelta in Comune”, non intendiamo partecipare alla celebrazione di un consiglio comunale “vetrina” per lo spettacolo di qualcuno. Desideriamo, pertanto, non procedere alla celebrazione del consiglio abbandonando l’aula, con la discrezione e il contegno che l’ordine del giorno richiedono. Grazie

 

Dopo la lettura del comunicato l’intero gruppo di maggioranza ed il sindaco ha abbandonato l’aula. L’unico che si è trattenuto sugli scranni assieme alle forze di minoranza alquanto allibiti dall’accaduto è stato il consigliere Francesco Recchia.

A questo punto Morea decideva una sospensione di dieci minuti. Trascorsa la pausa, si provvedeva da parte del segretario Alemanno alla riconta, avuto conferma del mancato raggiungimento del numero legale chiudeva il consiglio. Alla chiusura dei lavori si sono susseguite due conferenze stampa in cui i consiglieri di minoranza prima, e subito dopo quelli di maggioranza, hanno provveduto al chiarimento delle loro posizioni.

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