NOCI – Niente allarmismi, ma bisogna prestare molta attenzione, perché il Coronavirus è un pericolo serio. Da qui anche il rischio psicosi. Ma in effetti i rischi di propagazione di questo virus, in Italia come Europa, è considerato alto, come lo è a livello globale. E medio alta è la probabilità di nuovi casi in Europa. La situazione epidemiologica è in continua evoluzione. In questi giorni i contagi accertati si aggirano sui 15.000 casi, con un 2% di mortalità. Ma sono statistiche provvisorie.
I coronavirus sono una ampia famiglia di virus che causano dal comune raffreddore a malattie più gravi del sistema respiratorio, fino alla sindrome respiratoria acuta grave, cosiddetta SARS. Stavolta sembrerebbe che si sia sviluppato un nuovo ceppo, mai identificato in passato nell’uomo. In Cina, bisogna dirlo, che mangiano una grande varietà di animali, i più impensabili, sembrerebbe che il contagio sia avvenuto appunto dagli animali all’uomo. I Coronavirus circolano molto tra gli animali.
I sintomi più comuni quando si è infetti sono: febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte, come sta accadendo in Cina. Adesso il contagio può avvenire da persona a persona. Siccome ad oggi non esiste un vaccino, la prevenzione è l’unica arma di difesa.
Bisogna quindi ridurre l’esposizione e la trasmissione di malattie respiratorie. Bisogna lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche, starnutire o tossire in un fazzoletto da gettare poi in un cestino chiuso e subito dopo lavare le mani. Conviene evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Infine, evitare viaggi in Cina.
Queste accortezze dovrebbero cautelarci, ma ricordiamolo, questa è un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza mondiale.