ACQUAVIVA DELLE FONTI – La banda nel cuore della città. La musica, un linguaggio universale e senza confini che nella tradizione delle nostre comunità ha rappresentato un collante sociale. La banda stessa nasce come aggregazione di musicisti, simbolo che collega la passione per la musica con piazze e vicoli inondati spesso da note armoniose che davano il segno della festa.
Per secoli le bande sono diventati quasi un elemento del paesaggio sonoro della Terra di Bari. Le loro arie hanno riempito le nostre piazze, al punto da renderle parte di esse. Ma cosa è rimasto di questa tradizione? «Cuore di Banda» è il festival promosso dai Comuni di Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Turi. La manifestazione vuole andare dritto al «cuore», appunto, di un genere che può considerarsi «sociale», fondato cioè sull’aggregazione fra musicisti, un tempo autodidatti, che, provenendo da classi umili, provano a mettersi insieme per suonare ma anche per affermare l’orgoglio di una comunità.
E’ una storia molto simile a quella di tanti altri fenomeni musicali di tutto il mondo, ed è per questo che abbiamo voluto organizzare un festival che contamini questo linguaggio tipicamente pugliese con stili ed esperienze diverse del sud e internazionali. A cominciare da Enzo Avitabile e i Bottari, che ha aperto la rassegna domenica scorsa ad Acquaviva delle Fonti, nell’ambito della Festa della Cipolla, per continuare per tutto luglio e agosto e poi ancora fino al 2020 con una serie di eventi che vedranno grandi maestri come Massimo Ranieri suonare sullo stesso palco di una bassa banda, street band come la Contourband e bande blasonate come quelle di Acquaviva e Conversano, la Kocani Orchestar dei film di Kusturica e i Bari jungle Brothers che hanno saputo declinare nella nostra lingua la tradizione delle crew. Turismo, cultura, tradizioni, un trinomio capace di esaltare la bellezza di un territorio incastonato nel «Cuore di Puglia».