“Cusse è i Nusce”, la nuova rubrica del Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi

NOCI – Partirà venerdì 29 settembre sul nostro giornale la nuova rubrica a cura del Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi. L’associazione nocese, nata nel 2013 all’interno dell’Università della Terza Età di Noci, con all’attivo diverse pubblicazioni e un fondo sulla salvaguardia del dialetto, è da sempre stata attenta su questo tema linguistico, cercando di porre l’attenzione su una lingua «da sempre considerata degli ignoranti o dei cafoni», ma capace di nascondere al proprio interno «una miniera inesauribile di informazioni, tradizioni popolari, leggende, fiabe. In una parola: cultura».

Proprio per questo motivo, lo spazio che dedichiamo loro nel nostro giornale vuol essere un modo per riscoprire il nostro dialetto attraverso le tradizioni, i proverbi, le feste, la gastronomia e il folklore, cercando di capire quanto lontane nel tempo sono collocate molte usanze presenti ancora oggi nel nostro paese. Con un appuntamento mensile, da settembre 2017 a giugno 2018, i ragazzi del Centro Studi si alterneranno nel raccontare alcune curiosità sul nostro paese, nella speranza che l’interessamento dei lettori faccia rivivere ancora per un bel po’ ciò che i nostri avi ci hanno lasciato. I loro racconti vogliono essere, quindi, una rappresentazione reale del nostro paese, dicendoci chiaro e tondo che Questo è Noci. Parafrasando, infatti, una nota poesia di Antonio Gabrieli: «Cùss’ è li Nusce. E l’aria païsane, Dòv’ i’ me sénte séembe n’altettànte, Dove nu mèse pàre na semàne».

La copertina, simbolo di questa rubrica, realizzata da Angela Liuzzi, unisce i colori del nostro giornale con lo stile semplice e minimal che ha sempre caratterizzato le copertine delle varie pubblicazioni del Centro Studi, a sottolineare questa nuova collaborazione, le cui ricerche saranno messe a disposizione di tutta la nostra comunità.

Il primo appuntamento è previsto per venerdì 29 settembre, giorno in cui si festeggiano gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, i quali hanno un qualche legame con un’imponente muraglia realizzata ai confini del nostro comune chiamata Parietone del Diavolo. Proprio il Diavolo in persona è il protagonista di una leggenda, la quale ci racconta che l’Ingresso dell’Inferno è proprio qui, nel nostro comune.