NOCI – In un giorno importante come quello del 25 novembre scorso, in cui si è celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le associazioni nocesi A.P., Penelope Puglia Onlus, Gens Nova Onlus e l’A.S.D. Handball Club Noci, con il patrocinio del comune di Noci, hanno organizzato un convegno incentrato su una tematica altrettanto attuale: il cyberbullismo.
In occasione dell’evento, intitolato “Minori in rete: cyberbullismo, adescamento online e scomparsa”, il Chiostro delle Clarisse ha ospitato un numerosissimo pubblico accorso per ascoltare gli interventi degli esperti in materia, accolti dall’ing. Paolo Conforti, moderatore della serata.
Il primo ad intervenire è stato il presidente regionale dell’ass. Penelope Puglia e consigliere dell’ass. Gens Nova Antonio Genchi, il quale ha spiegato il ruolo delle due associazioni ed ha mostrato un breve filmato riguardante la sofferenza causata dalla scomparsa di una persona cara. «Il bullo è allo stesso tempo autore e vittima perché distrugge non solo la vita di un suo compagno ma anche quella della propria famiglia» afferma Genchi nel suo intervento. «La ricetta è che la scuola si deve riprendere la propria autorità e la famiglia deve riappropriarsi del proprio ruolo, in modo da lavorare in modo sinergico per il benessere dei nostri figli».
In seguito, hanno preso la parola il poliziotto Costantino Tosto, che aiutandosi con una coinvolgente presentazione, ha spiegato le differenze e i rischi di tre fenomeni che sfortunatamente sono in continuo aumento: il sexting, il gooming (adescamento online) e il cyberbullismo; la dott.ssa Olga Mauriello, la quale ha affermato: «E’ l’aspetto di continuità che caratterizza il cyberbullismo. Perciò, diventa fondamentale educare i bambini al dialogo affinché si riesca a confrontarsi con loro. E’ necessario informare e sensibilizzare i nostri ragazzi al rispetto dell’altro, riportandoli sul piano più umano e rendendo la rete non più tanto informatica quanto sociale»; e lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Loparco che ha parlato di dipendenza e del difficile ruolo dei genitori che oramai è andato perso. A tal proposito si è espresso dicendo: «Oggi dobbiamo fare i conti con la tecnologia che ci dà la possibilità di crescere ma ci espone anche a grossi rischi. Il genitore deve essere aggiornato ed informato su quello che il proprio figlio fa, ma con un approccio psicoterapeutico che previene eventuali situazioni di disagio. Fare il genitore è un mestiere, anche molto difficile».
Inoltre, in rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo S.M Pascoli 1° Circolo Giuseppe D’elia, che ha esordito dicendo: «Mai come in questi anni vi è una crisi dell’istituzione famiglia e scuola. C’è una società che ha fatto una scelta, del denaro e del potere, una scelta sbagliata che predilige l’apparenza. L’educazione dei giovani viene fatta sempre dagli adulti e nel momento in cui ciò non avviene, essi ricercano un altro modello da usare come esempio. La scuola è lo specchio della società e se funziona male non è colpa degli insegnanti, ma è il principio di un fallimento che prima o poi porterà frutti devastanti»; e la docente dell’Istituto Comprensivo S.M Mons. Luigi Gallo II° Circolo Giovanna D’Onghia, che ha raccontato: «La scuola opera già sul cyberbullismo con il progetto “Generazioni Connesse”, in collaborazione con la polizia di stato e il telefono azzurro. Manca l’educazione ad essere genitore. Dobbiamo informare i ragazzi dei rischi della rete, ma soprattutto dobbiamo fare con loro educazione all’uso dei social, perché il cyberbullismo parte da lì e dobbiamo abbandonare il nostro ruolo di insegnati per diventare educatori. A Noci c’è una presenza costante delle famiglia, ma la sinergia va estesa a tutte quelle famiglie che ancora non si interessano».
A conclusione della serata, il presidente dell’A.S.D. Handball Club Noci Moreno Cosi, ha esposto la maglia della squadra, rinnovata con lo stemma dell’associazione Penelope.