NOCI – Dopo un anno di sperimentazione è finalmente avvenuta la presentazione ufficiale del Progetto D.A.D.A., La scuola in movimento, svoltasi lo scorso 2 febbraio presso la palestra della Scuola Primaria “Cappuccini”, protagonista dell’iniziativa.
Si tratta di un progetto nuovo, avviato con le classi prime dello scorso anno, che li accompagnerà per l’intero quinquennio, al fine di coniugare il metodo d’insegnamento italiano con le modalità organizzative anglosassoni, realizzando ambienti di apprendimento innovativi, ognuno identificato da un colore specifico, con laboratori personalizzati. L’obiettivo è rendere i bambini più responsabili, autonomi e indipendenti, proprio attraverso questo approccio dinamico che funge da stimolo per incrementare le capacità di concentrazione e condivisione.
Ad accogliere i numerosi genitori e cittadini accorsi è stato il dirigente scolastico Giuseppe D’Elia, che si è dimostrato entusiasta dei risultati già ottenuti e di quelli previsti per i prossimi anni, affermando: «Il disegno formativo che noi portiamo avanti è quello di creare le condizioni culturali e motivazionali tali da far crescere questi ragazzi nel modo migliore. Il mio augurio è che nel nostro piccolo, nella nostra comunità, si faccia meglio affinché i valori di convivenza civile possano diventare per i nostri ragazzi la normalità in modo da diventare cittadini responsabili e consapevoli».
Il rilievo dell’iniziativa, specie qui a Noci dove la “Cappuccini” è stata la prima scuola primaria in Puglia ad aver aderito a questo progetto, ha suscitato non solo l’interesse dell’Università di Bari, tanto da diventare oggetto di tesi di una studentessa, ma anche quello dell’Amministrazione Comunale, che ha contribuito nell’acquisto degli arredi per le aule, insieme al sostegno dei genitori.
Infatti, erano presenti alla presentazione anche il sindaco Domenico Nisi e l’assessore alle politiche scolastiche Lorita Tinelli, anche loro molto orgogliosi dei risultati ottenuti. A tal proposito, l’assessore ha affermato: «La scuola dev’essere in grado di trasmettere i contenuti in modo colorato e all’avanguardia con i tempi, dev’essere vicina alle esigenze e deve creare delle comunità di lavoro per aiutare i ragazzi a ragionare e riflettere, oltre ad essere improntata più sull’apprendimento che sui voti. Credo che questo progetto faccia proprio questo».
Nel corso della serata le insegnanti che hanno fortemente creduto nel progetto ne hanno illustrato i significati, gli obiettivi e i risultati ottenuti fino ad oggi, ricevendo anche l’aiuto degli alunni, i veri protagonisti di questo nuovo modo di fare scuola, che uno ad uno hanno spiegato le motivazioni per le quali apprezzano questa nuova idea di scuola, esibendosi anche con canzoncine e balletti.
Al termine della presentazione i presenti hanno potuto osservare personalmente la nuova disposizione delle aule, toccando con mano ciò che era stato spiegato in precedenza.
Per il futuro si prevedono delle implementazioni per migliorare gli ambienti, come ad esempio divisori e puffi per l’angolo lettura, ma per il momento si continua a svolgere il proprio lavoro al meglio, sfruttando tutto ciò che con pazienza e condivisione si è costruito in questi due anni.