NOCI – Un prelievo di scopo per ogni editore di servizi televisivi che abbia sede in Italia ed abbia trasmesso nel corso del precedente anno civile, una o più opere audiovisive o cinematografiche, nonché per ogni distributore di servizi televisivi con sede in Italia, destinato ad alimentare il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.
Ad istituirlo è un emendamento Cor, a firma unica Pietro Liuzzi, presentato al ddl cinema del governo in commissione Istruzione e beni culturali del Senato. Nello specifico l’emendamento, che aggiunge un articolo al ddl, prevede che ogni editore di servizi televisivi soggetto al nuovo prelievo e che si finanzi attraverso il pagamento di un canone “è sottoposto alla medesima tassa per la sua attività di distribuzione di servizi televisivi”.
“È equiparato ad un distributore di servizi televisivi chiunque fornisca l’accesso a servizi di comunicazione pubblica on line o ai servizi telefonici – si legge nell’emendamento – qualora l’abbonamento a questi servizi consenta all’utente di ricevere servizi televisivi”. Per gli editori di servizi televisivi il prelievo di scopo è calcolato applicando un tasso del 3% del fatturato annuale al netto dell’imposta sul valore aggiunto. Per i distributori di servizi, il prelievo di scopo è calcolato applicando alla quota parte dell’importo relativo alle entrate annuali che, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, supera i 10 milioni di euro.
(fonte: Public Policy)