Pierangelo Della Corte, alle prossime elezioni non prenderete parte, per motivi ideologici. Ma anche formare le liste non sarebbe stato così semplice. Si parla di 23-24 liste, in pratica un candidato ogni circa 35 elettori. Cosa sta succedendo a Noci? Cosa spinge tanta gente a candidarsi?
Le motivazioni del nostro rifiuto alle amministrative di metà maggio, sono spiegate nel nostro comunicato. Non è una questione che riguarda solo Noci ma è una modalità che imperversa da anni in tutta Italia, a mio parere il ricorso a sempre più liste civiche è solo uno dei tanti tentativi di nascondere la propria estrazione politica e soprattutto un modo per semplificare i cambi di casacca. Tanta gente che si candida? A tutti fa piacere che i cittadini si interessano alle sorti del proprio paese, Lenin diceva che insegneremo anche ad una cuoca come dirigere uno stato, probabilmente il problema è che in molti casi non credo siano scelte autonome ma imposte per garantire il “posto” ai soliti noti.
Viviamo in un mondo opulento. Basato sul debito, ma opulento. In cosa oggi si differenzia la destra e la sinistra? C’è spazio ancora su una coscienza di classe o ci siamo tutti appiattiti sui consumi?
Noi occidentali facciamo sempre un errore, non so se per arroganza o perché appannati dalla propaganda, cioè considerare l’occidente il mondo. L’occidente rappresenta meno di un sesto della popolazione mondiale, è ricco perché ha affamato e depredato con ogni mezzo il resto del pianeta per secoli. Credo che questo sia un concetto fondamentale su cui sviluppare il discorso di destra e sinistra. Ad oggi tra destra e sinistra sia a livello nazionale che a livello locale non c’è alcuna differenza, entrambe atlantiste, entrambe europeiste ed entrambe difendono gli interessi di classe della borghesia. In Italia ci sono 6 milioni di cittadini sotto la soglia di povertà quindi il paese reale è diverso da come ci raccontano.
La sinistra nocese oggi cosa è?
La sinistra nocese è identica alla destra nocese infatti come stiamo notando in questi giorni si cambia casacca come si fa ad una partita di calcetto, rappresentano entrambe le istanze di pochi e non di molti.
Il PD nocese ha incontrato gli apparati del candidato Francesco Intini. Cosa ne pensi?
Possono tranquillamente incontrarsi, non ci vedo nulla di male. Il problema del PD sia a livello locale che nazionale è il seguire sempre la classe padronale invece di quella lavoratrice, ecco perché non può definirsi una partito di sinistra.
Che legami politici sono intercorsi in questo decennio tra il centrodestra e il centrosinistra?
Riassumerei tutto con “ Francia o Spagna, purché se magna”
Noci è una città ricca. O comunque lo è stata e si vedono in giro automobili da cento mila euro. Su cosa si fonda questa ricchezza?
A Noci ci sono decine di famiglie sotto la soglia di povertà, quindi sarebbe più corretto dire che Noci rappresenta al meglio la società neoliberista dove l’1% detiene più della ricchezza del restante 99%. Quel 1% fonda la sua ricchezza sullo sfruttamento del lavoro del restante 99%. Questa ricchezza rubata ai lavoratori permette l’acquisto di macchine, case, etc, e di indirizzare l’esito delle elezioni.
Perché i nocesi eleggono i ricchi?
Semplicemente perché la politica è diventata una cosa da ricchi esattamente come lo era prima del suffragio universale, quando le classi borghesi decidevano per tutti i cittadini. Ecco perché da comunisti diciamo che la nostra non è una democrazia popolare ma una democrazia borghese. L’astensionismo non fa altro che agevolare questo processo.
Perché la sinistra a sinistra del PD nocese si è fatto sentire poco? E cosa poteva o doveva fare per i bisogni dei cittadini nocesi?
Se si riferisce al partito comunista, da quello che ho notato è stato l’unico partito che ha fatto iniziative non puramente elettorali come l’incontro sull’acqua, la presentazione di diversi libri, e l’iniziativa contro la guerra che entrerà nel vivo dal 24 aprile con la raccolta firme per il referendum abrogativo sull’invio delle armi. Siamo sempre tra i cittadini e devo dire che il nostro comunicato sulla posizione riguardo alle prossime amministrative è stato molto apprezzato e condiviso.
Se nel centro sinistra volano gli stracci, in altre coalizioni c’è un gran silenzio. Possiamo aspettarci sorprese? Se si, quali?
Quando non c’è una linea politica, un idea di società da perseguire ma è tutto basato sull’individualismo può succedere di tutto come i cambi di casacca a cui stiamo assistendo o avere tre candidati di centro destra, quindi non ci sarà alcuna sorpresa quello a cui stiamo assistendo è la normalità del partito unico liberale.