NOCI – Negli ultimi anni la situazione della Giustizia Italiana è andata piano piano peggiorando da tutti i punti di vista. Un legislatore superficiale e distante dalle aule di giustizia preso dalla frenesia di “intervenire” perché molto spesso sollecitato e condannato dalla Commissione Europea ha rivoluzionato il settore Giustizia con l’intento di dare celerità ai processi senza accorgersi di non aver affatto raggiunto l’obiettivo e soprattutto di aver penalizzato i cittadini.
Dapprima sono state accorpate le sedi di Tribunale eliminando quelle distaccate con l’intento di “tagliare i costi”, cosa che puntualmente non è avvenuta per due ordini ragioni: 1) Gli immobili delle sedi distaccate sono di proprietà del Ministero di Giustizia e permettevano al cittadino di accedervi più facilmente; 2) l’accentramento di tutti gli uffici a Bari non ha tenuto presente che mancavano le strutture idonee ad ospitare gli uffici giudiziari della provincia. Ma come se ciò non bastasse, noi Baresi, che notoriamente non ci facciamo mancare nulla, in ambito penale siamo rimasti senza una sede, quella di via Nazariantz è inagibile ed in via di sgombero senza l’indicazione della sede definitiva. Tra l’altro si tratta di una struttura che il ministero di Giustizia conduceva in locazione mentre quelle delle sedi distaccate erano di proprietà. Sarebbe interessante chiedere alla “illuminata mente politica” la ratio dello spostamento. Ma purtroppo in Italia le cose semplici ed i ragionamenti elementari sono sempre banditi in quanto vi sono “ragioni oscure” ai più ma chiarissime a pochi che speculano su tutto.
Quanto poi al merito della situazione dell’immobile dichiarato inagibile vi è da dire che le segnalazioni al Ministero sui problemi di staticità allo stabile risalgono almeno a 15 anni fa. Poco dopo la sua costruzione si sono registrati i primi problemi che hanno portato negli anni a diverse indagini con conseguenti procedimenti penali a carico dei costruttori che tutt’oggi vivono agiatamente. Senza una sede l’esercizio della giustizia risulta quanto mai gravoso ma purtroppo, da operatore del settore, devo dire che ad essere penalizzato, come sempre, è il cittadino onesto. E’ mortificante però constatare come l’onestà sia un principio avulso dai nostri tempi laddove la disonestà gode di piena salute non correndo il rischio di essere smascherata in quanto manca “la sede”.