NOCI – Non sono ancora chiare le cause che hanno portato al decesso di un cittadino nocese ricoverato presso una struttura ospedaliera privata di Bari. Da una prima ricostruzione dei fatti, dai contorni non ancora del tutto chiari, sembrerebbe che l’uomo di 48anni, sul finire della settimana scorsa abbia avvertito dei forti dolori intercostali per i quali sia stato dapprima trasportato al “Santa Maria degli Angeli” di Putignano e da qui, scoprendo che fosse in atto una disfunzione cardiaca, sia stato trasportato successivamente ad una clinica barese convenzionata con il sistema sanitario nazionale.
Nella clinica privata l’equipe dei medici che ha preso in cura il paziente avrebbe svolto un’operazione endoscopica poco invasiva per liberare il vaso cardiaco dall’ostruzione ma non risolvendo il problema decide di svolgere una vera e propria operazione chirurgica a cuore aperto. In un primo momento l’equipe comunica ai famigliari la buona riuscita dell’operazione ma a distanza di poco tempo vengono richiamati in struttura perché il quadro clinico sarebbe rapidamente precipitato. All’arrivo dei famigliari il paziente risultava già essere deceduto. Così la famiglia ha deciso di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
La Procura della Repubblica di Bari ha provveduto al sequestro della cartella clinica del paziente e ordinato l’esame autoptico sul cadavere. Nel frattempo a Noci si era già sparsa la voce che si sarebbero dovute svolgere le esequie dell’uomo ma che poi non si è dato seguito al rito funebre. Il motivo è da riscontrarsi nel fatto che l’autopsia sia stata svolta nel pomeriggio di ieri e che i risultati sono attesi per la giornata di martedì prossimo. La vicenda è racchiusa nel più stretto riserbo sia dai titolari dell’indagine, sia dalla parte in causa. Si attende quindi la giornata di martedì per capire se a seguito dell’ispezione autoptica possano proliferarsi risvolti giudiziari.