NOCI – Lo scorso 12 marzo, l’intera comunità è accorsa presso la Chiesa Madre di Noci per omaggiare il concittadino don Domenico Liuzzi e festeggiare con lui i suoi 50 anni di sacerdozio, trascorsi interamente al fianco di giovani, anziani e ammalati.
Venne ordinato sacerdote l’11 febbraio 1967 a Roma, nel santuario della Madonna del Divino Amore, e nello stesso anno celebrò la sua prima messa proprio nella Chiesa Madre di Noci. Decide però di abbandonare il suo paese natale per intraprendere l’apostolato militare, dedicando così la sua vita al servizio degli altri. Il suo percorso di assistenza spirituale nelle forze armate e nelle forze dell’ordine terminò sul finire degli anni Novanta, andando in pensione con il grado di generale, e Papa Giovanni Paolo II gli conferì il titolo onorifico di Monsignore.
Dai primi anni del 2000 è iniziato per lui un nuovo percorso che continua tutt’ora: il servizio volontario presso la Cittadella della Carità di Taranto e presso le sezioni staccate del Politecnico e dell’Università di Bari, in qualità di assistente spirituale. Ma nonostante ciò, non ha perso di vista le sue origini. Infatti, da oltre trent’anni, tutte le domeniche celebra ininterrottamente la santa messa presso il santuario della Madonna della Croce.
All’inizio della celebrazione, don Peppino Cito ha voluto omaggiare don Domenico dicendo: «Ti ringraziamo perché hai servito il Signore nella chiesa che è unica ed è quella di Gesù, e soprattutto lo hai fatto in contesti difficili. Lungo il tuo ministero le nostre strade non si sono spesso incontrate, ma la tua vocazione ha messo le sue radici in questo terreno che è la chiesa di Noci. Auguri per il proseguo al servizio della chiesa di Taranto e al servizio della chiesa in generale».
Nel corso della santa messa, don Domenico ha voluto spendere due parole, ringraziando uno ad uno tutti coloro che lo hanno sostenuto nel suo percorso sacerdotale. Inoltre, al termine della celebrazione, è intervenuto il sindaco Domenico Nisi, che ricordando episodi della sua infanzia e omaggiando don Domenico con un suo personale augurio ha affermato: «Le vite si intrecciano in qualche maniera e poi ognuno coglie quanto più possibile da questo incontro, perciò nonostante il tuo servizio si sia svolto fuori, sono certo che anche nelle tue visite estive presso le nostre parrocchie, la vicinanza, la prossimità, una parola buona, un incoraggiamento, essere prossimo a chi ha bisogno ha caratterizzato la tua vita e continua a caratterizzarla attraverso il servizio alla Cittadella della Carità. Questo è un impegno che non finisce mai e per tutti quanti noi è una straordinaria testimonianza di come nella vita pur con delle difficoltà, si può essere sempre fedeli ad una scelta occasionale che è forte ed impegnativa».
Infine, prima di vivere tutti insieme un momento conviviale presso il Chiostro delle Clarisse, don Peppino ha consegnato a don Domenico una stola, simbolo di buon auspicio affinché il suo servizio continui con l’entusiasmo di sempre.