NOCI – Si sono presentati alla casa-laboratorio di panificazione sulla via per Gioia del Colle per trovare lo zio, non trovandolo hanno sequestrato il nipote. È quanto successo la sera di domenica 18 novembre a V.L. vittima di un sequestro di persona da parte di una banda di cinque soggetti oggi arrestati dai carabinieri con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata e detenzione di armi e munizionamento comuni e da guerra, tutti commessi in concorso tra di loro.
Attraverso i dettagli presentati oggi in conferenza stampa presso il comando provinciale di Bari, i carabinieri hanno ricostruito l’intera vicenda. Il pluripregiudicato Paolo Locorotondo, già finito agli onori della cronaca per diverse vicende giudiziarie legate alla droga (si ricorderà l’operazione Barracuda del 2010) è uscito di prigione ad aprile 2018. Precedentemente avrebbe contratto un debito per circa 50mila euro per una partita di droga da Nicola Annoscia, discendente diretto del boss di Noicattaro Giuseppe detto “scupidd”.
Il debito non sarebbe stato ricompensato. Annoscia avrebbe quindi contattato Locorotondo per rientrare dalla cifra e non ottenendola avrebbe organizzato lo scorso 9 novembre una vera e propria spedizione punitiva in cui Paolo Locorotondo insieme al fratello Angelo sarebbero stati selvaggiamente picchiati e decurtati di due furgoni, un Fiat Scudo bianco ed un Renault Traffic a parziale compensazione del credito vantato. Le minacce di morte e il prelevamento dei mezzi non avrebbero comunque intimorito i fratelli Locorotondo che non hanno pagato il debito.
Ecco quindi che trascorsi dieci giorni, Annoscia si presenta alla casa di Locorotondo insieme al fratello 20enne Luigi, ai fratelli Carmine e Cristofer Manzari ed al 32enne Pasquale Lorusso tutti già gravati da precedenti di polizia. A volto scoperto ed armati di tre pistole ed un Kalashnikov hanno fatto irruzione nell’abitazione del nocese, ma invece di trovare Paolo, trovano il nipote 21enne insieme alla sua fidanzatina. I cinque esplodono un colpo all’indirizzo di Angelo Locorotondo, incappucciano e prelevano V.L., e tengono fermi Angelo e la ragazzina sotto la minaccia delle armi. I sequestratori fanno in modo di mettersi in contatto con Paolo Locorotondo e dicono di avere il nipote. Quest’ultimo non chiama le forze di polizia ma si presenta direttamente alla caserma dei carabinieri di Noci intorno alle ore 1 di notte denunciando l’accaduto. Immediatamente scattano le ricerche.
Vengono coinvolte tre compagnie, Gioie del Colle, Triggiano e Monopoli. Arrivano i rinforzi da Bari. Sulla base delle dichiarazioni sporte dal denunciante e acquisita l’identità dei sequestratori i carabinieri diretti dal Colonnello Fabio Cairo avviano una serie di perquisizioni in diverse città dell’hinterland barese. I carabinieri intervengono a Noicattaro in via Sant’Elia 38 e qui scoprono e liberano il 21enne VL che era stato rinchiuso in uno sgabuzzino al buio. Scattano le manette per Nicola Annoscia, mente del gruppo sequestrante e Carmine Manzari che deteneva il ragazzo. Dopo la liberazione del giovane i carabinieri arrestano sempre a Noicattaro Cristofer Manzari e Luigi Annoscia. Ad Adelfia presso l’abitazione dei genitori veniva arrestato Pasquale Lorusso.
Sono stati tutti fermati e condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre i carabinieri stanno ancora approfondendo indagini per ricostruire dettagliatamente la vicenda e risalire ad eventuali altri due componenti del commando che ha fatto irruzione armi in pugno a Noci.