NOCI – La Giornata della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. In quell’occasione fu stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Nel 2019 ricorre il Centenario della nascita di Primo Levi, scrittore e partigiano antifascista il quale, arrestato il 13 dicembre 1943 dai nazifascisti in Valle d’Aosta, fu prima mandato in un campo di raccolta degli ebrei a Fossoli e, nel febbraio dell’anno successivo, fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite. Sempre nel 2019, si celebrano i 90 anni della nascita di Anna Frank, deportata e scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti, e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Per questo l’Amministrazione Comunale, con l’intento di celebrare questa Giornata, ha interpellato le associazioni che operano sul territorio, con le quali è stata organizzata una due giorni di iniziative culturali finalizzate a ricordare quello che è stato affinché le atrocità dell’Olocausto non debbano più ripetersi.
Si comincia sabato 26 gennaio con la 3^ edizione de IL TEMPO CHE RESTA Storie di ieri, visioni di domani, a cura dell’Associazione Luminares. Alle 19:00 presso il Mondadori Point di Noci lo scrittore Mario Desiati dialogherà con Maria Sofia Sabato sull’opera di Alessandro Leogrande.
Si prosegue il domenica 27 gennaio, con LA VIA DELLA MEMORIA Un cammino a Noci, con letture itineranti legate alla memoria, lungo la via denominata “Barsentana” che collega la Chiesa di Barsento ad Alberobello toccando Casa Rossa, diversi siti storico archeologico, naturali e geologici a cura di Puglia Trek&Food.
In serata, alle ore 18.30 presso il Chiostro di San Domenico, Avis Noci e Associazione DARF proporranno letture sul tema e proiezioni che richiamano le suggestioni della musica Klezmer, in un evento che prende il nome di NON MI HA SALVATO NESSUNO.
Infine, sabato 23 febbraio alle 18:30, sempre presso il Chiostro di San Domenico, i ragazzi dei IIS “Da Vinci – Agherbino” presentano C’ERA UNA DONNA NEL LAGER, a cura del prof. Raffaele Pellegrino. Nel campo di concentramento di Auschwitz esisteva l’unica orchestra femminile dell’intero universo dei lager nazisti, diretta dalla kapò Alma Rosé, nipote del celebre compositore Gustav Mahler. Il racconto delle vicende dell’orchestra, inframmezzato da riflessioni storiche, filosofiche, musicali, saranno l’occasione anche per definire lo statuto ontologico della musica dei lager in rapporto alle donne, musiciste e non, specificandone la loro condizione di prigioniere del tutto peculiare. La figura liminare di Alma, kapò e allo stesso tempo direttrice d’orchestra ci darà la possibilità di vivere con tensione drammatica le vicende e i mutamenti del suo animo spezzato tra le corde del suo violino e i respiri interrotti delle sue musiciste-prigioniere. Per l’occasione interverranno la Dirigente Rosa Roberto e i docenti di Storia e Filosofia, prof. Beppe Novembre e prof.ssa Paola Locorotondo.
Contestualmente, i due ragazzi che parteciperanno quest’anno alla 15^ edizione del TRENO DELLA MEMORIA, ci consentiranno di rivivere, attraverso il loro occhi e le loro testimonianze, quanto vissuto durante il viaggio nei luoghi dell’Olocausto.
«Prendendo spunto dalle parole di Primo Levi che abbiamo scelto per celebrare quest’anno la Giornata della Memoria, vista la ricorrenza del Centenario della nascita dello scrittore, dobbiamo tenere a mente che l’Olocausto non è un qualcosa che possiamo confinare in un tempo passato e ormai concluso. Oggi si ripresentano drammaticamente tutti i sintomi dell’intolleranza, dell’odio razziale e della discriminazione. Per questo abbiamo tutti, nessuno escluso, la responsabilità di promuovere il recupero della memoria storica e l’educazione rispetto a quelle che sono state le cause, le conseguenze e le dinamiche di questi tragici eventi, per impedire che possano ripetersi. In questo tempo strano e difficile che viviamo, questo obiettivo è quanto mai rilevante» così l’Assessore all’Offerta formativa Marta Jerovante ed il Consigliere con Delega alla Cultura Mariano Lippolis.