NOCI – L’attuale compagine governativa non mi è tanto simpatica e men che meno nella formulazione della prossima manovra economica che si accinge a varare improntata alla repressione anziché allo sviluppo. Tuttavia onestà intellettuale mi porta ad apprezzare un provvedimento che potrebbe avere un positivo riscontro sulla nostra cittadina ed in particolare nel centro storico: il cosidetto «bonus facciate»: La nuova agevolazione che verrà inserita nella manovra prevede un credito fiscale del 90% per chi nel 2020 avvierà il restauro della facciata di casa o del condominio, in centro storico o periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni.
La novità spunta a sorpresa in coda al comunicato con cui Palazzo Chigi ha riassunto i 12 punti salienti del decreto fiscale e della legge di bilancio 2020 approvati «salvo intese» nella notte del 15 ottobre nel quadro del Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles. Oltre a una serie di proroghe (bonus riqualificazione energetica e ristrutturazioni, bonus mobili), i provvedimenti in cantiere introducono per il 2020 «una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il «bonus facciate») per dare un nuovo volto alle nostre città». A “sponsorizzare” su Twitter la detrazione – che allarga ulteriormente la famiglia dei “bonus” fiscali utilizzabili dagli italiani – è il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Nella manovra, esulta il ministro, c’è «una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. La proposta trae ispirazione da una famosa legge francese degli anni sessanta (la cosiddetta loi Malraux, dal nome dello scrittore e politico André Malraux, ministro della Cultura tra il 1959 e il 1968), che ha cambiato l’immagine di molte città della Francia.
Come già per altre misure destinate a promuovere gli interventi di miglioramento edilizi il bonus servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali. Sarebbe questo un altro tassello “a costo zero per il comune di Noci” per continuare il (lento) programma di recupero del centro storico già in atto. Seppur non si è ancora giunti alla chiusura del centro storico con varchi c’è da dire che la presenza di autovetture si è drasticamente ridotta se non quasi azzerata grazie ad un impegno costante e determinato della Polizia Locale. Si tratta certamente di un caso ma il Ministro Franceschini è stato spesso a Noci ed in quelle occasioni si è spesso avventurato per il nostro centro storico apprezzandone le particolarità.
Un centro storico tenuto bene (vedi Locorotondo) attira gente e crea economia pertanto mi sembra un occasione ghiotta da pubblicizzare per la crescita e lo sviluppo della nostra comunità che dovrà puntare sempre di più nel turismo.