Elezioni politiche 2018: affondano i partiti storici

NOCI – L’esito del voto dello scorso 4 marzo lancia spunti interessanti in merito al proseguo delle attività politiche su tutto il territorio nazionale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è chiamato ad un importante lavoro per garantire un governo al Paese sull’onda dello strapotere del Movimento 5 Stelle e sulla rivelazione della Lega. En plein del movimento pentastellato in Puglia dove al Senato strappa la totalità dei seggi. Sull’onda nazionale la coalizione di centrodestra si piazza in seconda posizione, mentre la debacle del centrosinistra fa si che il Pd si piazzi al terzo posto seguito da Liberi e Uguali.   Medesima situazione anche per Noi con l’Italia che non va oltre il 2% azzerando completamente i colpi di fortuna di Piero Liuzzi, unico nocese candidato al parlamento.

A livello locale a nulla è valsa la spinta della sezione locale che ha portato a Noci per ben due volte sia Fabiano Amati che Marilù Napoletano con addirittura l’endorsement di Nicola Fusillo. Il partito si attesta a Noci al 20% con appena 2000 voti così come anche il partito di Forza Italia che invece ne prende circa 1878 alla Camera (1790 al Senato) contribuendo alla sconfitta di Tommaso Scatigna rispetto alla competitor pentastellata Patty L’Abbate. Non va molto bene per Fratelli d’Italia che racimola intorno ai 441 voti al Senato (505 alla Camera) in linea con il dato nazionale. Malissimo per il partito Noi con L’Italia-Udc del Senatore Uscente Piero Liuzzi che si attesta appena a circa 385 voti al Senato (481 alla Camera).

Insomma una disfatta totale per i partiti storici che vedono diminuire i consensi tanto nel centrosinistra quanto nel centrodestra. Confermate le ipotesi della nostra testata Legginoci.it pubblicate prima della data del voto (leggi qui) che vedevano il Movimento Cinque Stelle o l’astensionismo come i protagonisti di questa tornata elettorale. Un risultato elettorale che dovrebbe far riflettere l’attuale classe dirigente e che a livello locale potrebbe invece aprire le porte a liste civiche che forse potrebbero interpretare meglio i fabbisogni espressi dal territorio.

 

(Foto fonte Termometropolitico.it)

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